Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Hostel Marina, il Comune straccia il contratto

Fonte: L'Unione Sarda
18 agosto 2015

 


Firmato ieri il documento che sancisce la fine della gestione

 

Dipendenti senza stipendio da dieci mesi, irregolarità nei versamenti dei contributi previdenziali e infine il recente sub-affidamento non autorizzato della struttura a una cooperativa: il Comune decide di risolvere il contratto di gestione dell'Ostello della gioventù alla Marina, firmato nel 2002 con l'associazione Aig, che poi ha inaugurato la struttura - costata circa 3,5 milioni di euro - nel 2007.
Nella determina firmata ieri dal dirigente Salvatore Farci si sancisce la fine di un matrimonio durato tredici anni e che sarebbe dovuto andare avanti almeno fino al 2022.
I primi problemi arrivano nel 2013: a dicembre «sono stati segnalati all'amministrazione comunale i primi ritardi nel pagamento degli stipendi ai dipendenti dell'Hostel Marina di Cagliari». L'associazione italiana ostelli della gioventù risponde: non è vero, «il personale è regolarmente retribuito, fatta eccezione per la quattordicesima mensilità». Ma le segnalazioni si ripetono e, nonostante gli incontri con i vertici dell'Aig, il declino dell'unico ostello della città va avanti. E finisce per interessare anche il Ministero dello Sviluppo economico, dove lo scorso maggio inizia una «trattativa con i sindacati al fine di risolvere i problemi relativi al pagamento dei lavoratori», come viene riassunto nel documento. Ma è tutto inutile. Perché la crisi della Aig sembra ormai irreversibile, almeno stando alle informazioni del Comune di Cagliari: «La verifica del Durc dell'associazione italiana alberghi della gioventù fa emergere nell'ultimo anno una situazione molto preoccupante dal momento che solo la situazione debitoria nei confronti dell'agenzia delle Entrate è passata da 854mila euro» del 2014 ai «2,6 milioni» di maggio 2015».
Poi c'è il contratto di affitto d'azienda siglato con la «Zinnibiri società cooperativa sociale», che avrebbe dovuto gestire la struttura versando in cambio alla Aig il 25 per cento degli incassi. Ma la cooperativa «non ha i requisiti di ente morale, senza finalità di lucro, specializzato nella gestione di complessi ricettivi del settore giovani,», come prevedeva invece l'accordo di programma del 2002. Il sub-affidamento poi non è stato espressamente autorizzato dal Comune, che così ha deciso di chiudere definitivamente i rapporti con l'Aig, che dovrà lasciare la struttura della Marina dopo il 30 ottobre. Una data scelta «per limitare, per quanto possibile, i disagi a coloro che hanno già effettuato le prenotazioni per pernottare nella struttura nel periodo estivo».
Michele Ruffi