Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

E a Macomer un inceneritore inutile

Fonte: L'Unione Sarda
18 agosto 2015


Impianto da 60mila tonnellate, ne arrivano solo 26 mila

 

«La Regione - avverte Fabrizio Marcello, presidente della commissione Servizi tecnologici del Comune di Cagliari - dovrebbe fare una campagna di comunicazione per spiegare alla gente che la spazzatura è qualcosa che produce ricchezza». Già, ma quale Regione? Quella rappresentata da una Giunta che ha benedetto il progetto di un nuovo inceneritore a Macomer? Un impianto che costerà più di 40 milioni di euro (soldi assegnati al Consorzio industriale di Tossilo, ente in liquidazione da una vita), progettato per bruciare 60 mila tonnellate di rifiuti all'anno. Uno spreco di denaro pubblico visto che la quota di immondizia da mandare in fumo (quella conferita dalle province di Nuoro e Ogliastra, disgraziatamente campioni della differenziata) arriva appena a 26 mila tonnellate. E mentre sullo sfondo comincia a prendere forma il dissenso del centrosinistra e dei vertici regionali del Pd (tendenzialmente contrari a un nuovo inceneritore a Tossilo), il progetto ha superato indenne il vaglio del Savi e della Provincia. I sindaci dei comuni conferitori, e soprattutto i cittadini costretti a pagare una delle tariffe di smaltimento più care in Italia (249 euro a tonnellata), fanno i salti mortali per spingere sulla differenziata, giusto per portare a Tossilo un carico di spazzatura il più contenuto possibile. Intanto, a Macomer la piattaforma del ferro, della carta e della plastica (costata 5 milioni di euro di fondi pubblici) resta chiusa; mentre il centro di compostaggio (altri milioni) lavora l'umido, produce il biofertilizzante e lo butta in discarica. ( p.s.)