Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Politiche giovanili, ottanta Comuni fanno “rete”

Fonte: L'Unione Sarda
11 marzo 2009

Iniziativa promossa dall'assessore Daniela Noli in collaborazione con l'Istat


Un protocollo sulle politiche giovanili firmato da ottanta comuni sardi. In un primo momento si cercherà di tracciare la mappa dei servizi in funzione per i ragazzi, per poi attivare progetti e iniziative condivisi. E ieri mattina, riuniti nell'ex distilleria del parco vetreria di Pirri, c'erano i promotori del progetto, arrivati da tutta l'Isola per iniziare la rilevazione statistica che dovrà fotografare lo stato dei servizi giovanili dei paesi che hanno aderito al protocollo d'intesa. Non solo. L'intenzione è anche quella di chiedere al nuovo presidente della Regione, Ugo Cappellacci, di costituire un dipartimento specifico che si occupi proprio di giovani, staccato dai “Sevizi sociali” che di norma gestiscono anche le politiche per i ragazzi. «La rete si è già costituita», ha spiegato Daniela Noli, assessore del Comune di Cagliari e promotrice dell'iniziativa, «di fatto siamo già attivi dal 2006, ma ora l'idea è quella di creare un unico coordinamento, aiutando anche quei centri che da soli non potrebbero farlo. Grazie al protocollo d'intesa sarà possibile creare spazi per i giovani, esattamente come loro stessi li chiedono».
COMUNE Capofila dell'iniziativa è Cagliari, ma all'interno della lunga lista di paesi che hanno sottoscritto il progetto ci sono anche gli altri comuni capoluogo di provincia e grossi centri, ma anche piccole realtà del Nuorese o dell'Oristanese. «Alcune esigenze sono già chiare», prosegue Noli, «ad esempio i ragazzi ci chiedono spazi di aggregazione con corsi di formazione e laboratori musicali, oppure sale prove per piccole band. Tutti servizi che sarebbero troppo costosi se attivati singolarmente o a carico degli stessi giovani. Non solo. Anche il problema della casa è molto sentito». Formalizzata la costituzione della “Rete”, insieme all'Istat gli ottanta centri inizieranno subito a intervistare campioni rappresentativi di ragazzi: dai 13 ai 15 anni e dai 16 ai 18 anni. Un questionario statistico (ideato con la supervisione dell'Istat) che, una volta concluso tra sei mesi, permetterà di fotografare il mondo giovanile ed escogitare le strategie di intervento, molte delle quali già da tempo attivate in città. Tra i punti salienti del protocollo c'è anche quello di favorire l'approvazione di una legge in materia di politiche giovanili, con fondi da destinare ai progetti per ragazzi. «Chiederemo anche al nuovo presidente della Regione di rendere concrete le promesse fatte durante la campagna elettorale», conclude l'assessore Noli, «creando magari un dipartimento specifico».
FRANCESCO PINNA

11/03/2009