Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Studentato diffuso? Cagliari come Urbino»

Fonte: L'Unione Sarda
11 marzo 2009

i commenti Critica la Cisl, sì della circoscrizione



L'ultima ipotesi è lo studentato diffuso o campus naturale. Teorizzata da Antonio Tramontin, docente di Architettura delle grandi strutture alla facoltà di Architettura, è stata inserita nelle linee di indirizzo del Piano particolareggiato del Centro storico elaborato da Giancarlo Deplano e all'esame della Giunta. Prevede «l'acquisizione all'università delle aree ospedaliere del Santissima Trinità e dell'Agenzia regionale per il lavoro, dell'ospedale civile, del carcere di Buoncammino e del tribunale militare». Più - aggiunge Emilio Floris - «il Palazzo delle Seziate, l'ex Caserma Griffa (viale Buoncammino) e l'ex ospedale militare». Prospettive, naturalmente, niente di più.
Gianfranco Carboni, presidente della prima circoscrizione, è tra i pochi, nel centrosinistra ad approvare l'idea. «Lo studentato diffuso? L'ho lanciato io. Cagliari è una città universitaria e le residenze nel centro storico sono una soluzione ottimale per avvicinarci ai modelli Perugia o Urbino. Inoltre Castello è vicino a tutti i poli universitari: far risiedere lì gli studenti significherebbe meno trasporto privato, quindi migliore qualità della vita».
Durissima, invece, la reazione del Sicet, il sindacato inquilini casa e territorio che fa capo alla Cisl. «Aree verdi, carenza di servizi, eccessi di volumetria sono state le scuse utilizzate dal Consiglio comunale per giustificare un no, quello al progetto del nuovo campus universitario, che ci aveva sorpreso. Ma la verità è venuta fuori in questi giorni, sotto forma dell'approvazione di un piano del centro già votato in Giunta e che prevede numerosi interventi per la trasformazione di edifici del centro storico in residenze per gli studenti, un piano che evidentemente qualcuno aveva già nel cassetto».
«Allo studentato diffuso abbiamo sempre pensato: non è alternativo ma complementare al campus», replica Massimiliano Tavolacci, presidente della commissione Urbanistica, sorpreso dalle accuse «infondate» del Sicet. «Del resto gli studentati diffusi hanno rivitalizzato i centri storici in tutta Europa».
E il progetto di viale La Playa? Tavolacci, ingegnere ricorda che «Edilia aveva già le concessioni approvate, ma qualcuno ha voluto cambiare il progetto, realizzandone uno incompatibile con le norme urbanistiche». (f. ma.)

11/03/2009