Rassegna Stampa

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Massidda:"Zedda, non è così che si difendono donne e bambini migranti"

Fonte: web Castedduonline.it
12 agosto 2015

 


L'attacco di Massidda sull'emergenza profughi di questa notte in Municipio: "Questa è l'accoglienza del Comune di Cagliari? Donne e bambini abbandonati al degrado, mentre il nostro sindaco neanche protesta col suo governo amico"


Autore: Jacopo Norfo il 11/08/2015 15:14

 

 


"Questa è l'accoglienza del Comune di Cagliari?". La domanda parte dall'ex presidente del porto Piergiorgio Massidda, che in autunno potrebbe sciogliere le riserve e decidere di scendere in campo come candidato sindaco a Cagliari, alla guida di un polo civico fuori dai partiti.  “Vedendo le foto dei migranti che dormono sotto il Municipio di Cagliari con donne e bambini piccoli, e le proteste continue per lasciare la Sardegna mi chiedo se questa è l’accoglienza che ha in mente la Giunta Zedda” così Piergiorgio Massidda presidente di Cagliari Free Zone ed ex parlamentare commenta la drammatica situazione dei migranti in città. “Così facendo non si aiutano certo questi disperati” continua Massidda “tra cui donne e bambini piccoli abbandonati al degrado più totale, e non si fa sicuramente un servizio ai cagliaritani. Questa è la cartolina della Cagliari turistica e accogliente? Se questa Giunta è incapace di affrontare l'emergenza chieda aiuto, batta i pugni e protesti con il Governo "amico" e avrà il sostegno di tutte le forze politiche e soprattutto dei Cagliaritani. Ma così non si può più andare avanti. In città è ormai saltato l’intero sistema dell’accoglienza con gravi problemi di sicurezza e per il decoro urbano anche in vista di una stagione turistica che potrebbe presto essere danneggiata dall’immobilismo della Giunta. La Sardegna vanta una tradizione di accoglienza senza eguali, ponte tra le civiltà del Mediterraneo e con un tessuto di associazioni di volontariato molto radicato, ma davanti a una crisi economica senza precedenti, davanti alle nuove povertà il sistema è al collasso. Il Sindaco intervenga perché il suo silenzio non continui ad essere interpretato come lassismo e sottovalutazione del problema”