LA POLITICA. Ma Pd e Forza Italia replicano: 

Piergiorgio Massidda ha pubblicato sui social network l'immagine dei migranti eritrei che, la notte scorsa, hanno dormito nel portico davanti al Municipio. «Mi chiedo», ha scritto l'ex deputato, «se questa è l'accoglienza che ha in mente la Giunta Zedda». Un attacco frontale nei confronti dell'amministrazione. Se questa Giunta è incapace di affrontare l'emergenza», ha proseguito, «chieda aiuto, batta i pugni e protesti con il Governo “amico” e avrà il sostegno di tutte le forze politiche e soprattutto dei cagliaritani».
La “cartolina” mostrata ai turisti che arrivano in città non è certo bella: un altro dei punti sui quali si sofferma Massidda. Che conclude: «La Sardegna vanta una tradizione di accoglienza senza eguali, ponte tra le civiltà del Mediterraneo e con un tessuto di associazioni di volontariato molto radicato, ma davanti a una crisi economica senza precedenti, davanti alle nuove povertà il sistema è al collasso. Il sindaco intervenga perché il suo silenzio non continui ad essere interpretato come lassismo e sottovalutazione del problema».
Un'immagine, quella pubblicata dall'ex deputato, che ha fatto il giro dei social network . Un'immagine legata al caso: normalmente i migranti trascorrono la notte all'aperto in piazza Matteotti. La pioggia di lunedì li ha convinti a cercare riparo. I centri, spiegano dal Comune, esistono ma gli eritrei vogliono restare nella zona del porto, nella speranza di lasciare al più presto l'Isola. E la situazione diventa insostenibile. Di chi le responsabilità? Maurizio Porcelli, consigliere comunale di Forza Italia e membro della commissione Politiche sociali, a sorpresa non attacca l'amministrazione. «Perché le vere responsabilità», spiega, «sono a Roma dove stanno gestendo malissimo l'emergenza. Hanno creato una situazione indecorosa per la città e per gli stessi migranti». Il Comune? «Una colpa ce l'ha: dovrebbe ripulire tutti i giorni piazza Matteotti».
Ma sull'accoglienza, interviene il Pd Fabrizio Rodin, presidente della commissione Politiche sociali, il Comune di più non può fare. «Anche perché la competenza», spiega, «è dello Stato. L'amministrazione locale sta impiegando le sue strutture e quelle che finanzia. E si occupa anche di accogliere i minori non accompagnati: solo nell'ultima nave ce n'erano una ventina».
Marcello Cocco