SERVIZIO IDRICO. Circa 37mila clienti, su un totale di 715mila, dovranno sborsare 2,7 milioni
Abbanoa: meglio pagare subito per evitare lo slaccio dell'utenza
Le polemiche sull'acqua non accennano a sfreddarsi. I depositi cauzionali richiesti dal gestore unico Abbanoa lo scorso autunno sono stati considerati legittimi e nell'ultima settimana di luglio sono partiti i primi solleciti di pagamento per chi non si è messo in regola entro la scadenza di giugno nonostante abbia ricevuto la regolare richiesta con una bolletta. Dopo la sentenza del Tribunale civile di Nuoro che ha bocciato l'istanza di blocco dei versamenti avanzata dall'Adiconsum, il gestore del servizio idrico integrato ha aggiornato i database e ha calcolato che sono 37mila, su un totale di 715mila, i clienti che dovranno ricevere i solleciti, per un ammontare di 2,7 milioni ancora non versati pur essendo dovuti come hanno stabilito i giudici.
L'invito di Abbanoa è quello di mettersi subito in regola con il pagamento, in maniera tale da evitare di incorrere in un eventuale slaccio dell'utenza idrica. Abbanoa continuerà per tutto il mese di agosto a mettere a disposizione i canali di riferimento per la regolarizzazione e l'assistenza sarà garantita per tutta l'estate: sportelli nel territorio, call center e servizio di conciliazione saranno a disposizione dei clienti.
Il deposito cauzionale è una forma di garanzia che il cliente presta al gestore per tutelarlo rispetto ad eventuali insolvenze e dovrebbe rispondere a un principio di equità: è infatti stato previsto per contribuire a contrastare il fenomeno della morosità il cui onere ricade sulla collettività.
I depositi funzionano come la caparra nei contratti d'affitto: si pagano una sola volta e in caso di cessazione del contratto, vengono restituiti maggiorati degli interessi legali previsti per legge. In generale il valore delle cauzioni è pari a un quarto degli importi medi relativi ai consumi di un anno, a seconda della tipologia di utenza: per quelle domestiche residenti, che rappresentano la stragrande maggioranza, viene applicato un deposito di 52 euro, pari a un quarto della spesa media annua di una famiglia per il servizio idrico integrato (208 euro). Ulteriori agevolazioni sono previste per le associazioni “no profit” e gli edifici di culto che hanno consumi inferiori ai 500 metri cubi: presentando un'autocertificazione (il modulo è disponibile all'indirizzo www.abbanoa.it) che attesti i bassi consumi, questi soggetti possono ottenere una diversa classificazione del deposito cauzionale.
Per le famiglie a basso reddito, invece, non c'è alcun obbligo: grazie alla tariffa agevolata “No tax” saranno esentati dal pagamento e, qualora dovesse essere addebitato, verrà restituito immediatamente.
Abbanoa invita per il futuro i clienti a fare attenzione agli appelli a non pagare «da parte dei professionisti del contenzioso che, purtroppo, possono generare false aspettative» che poi ricadono sul consumatore.
Lo stesso amministratore delegato della società, Alessandro Ramazzotti, era intervenuto pubblicamente affermando su Twitter di essere “un po' infastidito dalle polemiche: due utenti sardi su tre pagano i depositi cauzionali, gli altri no. Mi sembra una battaglia per perpetuare condizioni di non pagamento. Non si può tutelare chi non paga. È un'operazione culturalmente scorretta».
Marzia Piga