La navi sono piene, così i circa cento migranti eritrei che da giorni stazionano in piazza Matteotti resteranno a Cagliari almeno fino a domani. Ieri nessuno si è potuto imbarcare sul traghetto in partenza per Civitavecchia. La stessa situazione si ripeterà anche oggi. Il gruppo di eritrei che vuole lasciare al più presto la Sardegna, quando ha saputo che non sarebbe potuto partire, ha reagito in modo composto e rassegnato.
L'emergenza in pieno centro città dunque va avanti. E ci si attrezza. In piazza Matteotti è spuntato anche qualche materasso. Ma i migranti (ci sono molte donne e anche alcuni bambini) trascorrono la notte utilizzando pezzi di cartone come giaciglio improvvisato. Quando è possibile i migranti utilizzano i servizi igienici della stazione ferroviaria. Quando è tutto chiuso ci si arrangia come si può con le ovvie conseguenze.
Se le istituzioni latitano, non manca il super lavoro per le forze di polizia (soprattutto per gli agenti della Questura che seguono tutto il giorno i migranti), per le squadre di pulizia (i rifiuti raccolti si sono moltiplicati in questi giorni) e per le associazioni di volontariato. Gli episodi di solidarietà non mancano. C'è chi si presenta in piazza Matteotti con cibo e beni di prima necessità soprattutto per i bambini. Ma c'è anche chi, attraverso i mediatori culturali, dona altro: in via Sassari, ieri mattina, da un'auto sono comparse numerose calzature femminili consegnate a una ventina di donne eritree. (m. v.)