«L'inadeguatezza gestionale che ha caratterizzato questo staff dirigenziale ha reso la nostra azienda il surrogato di una Fondazione lirico-sinfonica e ha costretto le nostre organizzazioni sindacali a rappresentare il disagio dei lavoratori attraverso innumerevoli comunicati di preoccupazione, denuncia e richieste di revoca inequivocabili». A quattro giorni della decisione del Consiglio di indirizzo, che ha annunciato il “non superamento del periodo di prova” di sei mesi della sovrintendente Angela Spocci (chiamata alla guida del Teatro di via Sant'Alenixedda lo scorso febbraio), i rappresentanti delle segreterie Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Fials-Cisal, Libersind-Conf e Snater-Css hanno scritto al presidente della Fondazione, ai consiglieri di indirizzo, ai revisori dei conti e ai lavoratori per ricordare che «i dipendenti del Teatro lirico, salvo rare e minoritarie eccezioni, hanno manifestato e prestato gratuitamente la propria professionalità per denunciare lo scempio del quale il teatro è stato al centro», che «hanno scioperato perché convinti che l'operato della sovrintendente non fosse all'altezza del proprio ruolo».
Nell'accogliere «favorevolmente quanto determinato dal Consiglio di indirizzo, le segreterie sindacali auspicano che «si individui in maniera condivisa e in tempi certi un sovrintendente dotato di un profilo professionale tale da poter realmente rilanciare il teatro, restituendo ai dipendenti entusiasmo e prospettiva e che persegua un solo obiettivo: il bene e la prosperità dell'azienda e dei suoi dipendenti».