Dopo la messa in liquidazione sette dipendenti su dieci sono senza stipendio
Ogni volta che riprendono in mano quella lettera soffocano il pianto. «Questa amministrazione intende mantenere l'impegno assunto nei confronti di tutti i lavoratori della Multiservizi». Promesse datate 14 novembre 2014, dopo la messa in liquidazione dell'ex società partecipata del Comune di Cagliari: «Ma - dopo oltre otto mesi - sette dipendenti su dieci sono ancora a casa, senza stipendio», dice Michele Porcu, alle spalle anni di lavoro per la Multiservizi. I “reduci” dimenticati sono due operai e cinque impiegati: «Eppure avevamo un contratto a tempo indeterminato. Negli ultimi anni ci siamo occupati del servizio di custodia degli impianti sportivi e tra noi ci sono impiegati che hanno raggiunto i 27 anni di servizio».
Massimo Faruggio attende da mesi una convocazione che non arriva: «Lavoro per il Comune dal 2004, quante promesse, non ci sono più parole. E ora, dopo 8 mesi, non abbiamo nemmeno il paracadute dell'indennità di disoccupazione». Nel frattempo due operai e un'impiegata sono stati reintegrati: «In un primo tempo eravamo sereni - dice Farruggio - ci eravamo illusi che sarebbe stato impossibile perdere il nostro posto di lavoro».
Il sindaco Massimo Zedda nel 2014 informava i lavoratori licenziati: «Abbiamo attivato appositi contatti con le società partecipate e con le ditte appaltatrici di servizi per verificare le concrete prospettive di collocamento del personale. Non possiamo nascondere che è un momento difficile». Lettera morta, per gli ex dipendenti: «Anche durante gli ultimi incontri è stato lo stesso sindaco a garantire che il nostro posto era al sicuro», racconta Michele Porcu. L'unica certezza, per ora è che «quattro operai, quelli che hanno meno di 50 anni, dal mese di luglio non ricevono più neppure l'assegno di disoccupazione».
Mariangela Lampis