Capitale italiana della cultura: iniziativa del Comune per promuovere l'uso del bus
Ciabatte e braccialetti in regalo sul pullman Ctm per il mare
Silvia Daga non crede ai suoi occhi. A lei sembra incredibile che, nel 2015, per promuovere l'utilizzo dei mezzi pubblici siano necessarie campagne promozionali. «A trent'anni», sospira, «non ho neanche la patente». Perché lei, cagliaritana, vive da tempo in Francia (al punto da aver acquistato la erre arrotondata). «Prima stavo a Parigi, ora a Nizza. La patente non serve perché ci si muove con i mezzi pubblici».
LA CAMPAGNA Silvia Daga ha deciso, insieme all'amico francese, di salire sul Poetto Express per andare in spiaggia. E ha trovato i volontari di “Cagliari capitale italiana della cultura 2015” impegnati nell'iniziativa “Metti piede al Poetto!”: dalle 9 alle 13, a bordo dei bus, hanno distribuito una serie di gadget: i braccialetti e, soprattutto, le infradito con le quali “mettere piede al Poetto”. Calzature che sono andate a ruba. «Soprattutto», racconta Stefania Scano, una delle volontarie che hanno trascorso la mattinata in pullman, «le rosse, le più piccole. Evidentemente, il tema della mobilità sostenibile è più sentito dalle donne».
I PASSEGGERI L'iniziativa piace, c'è anche chi scherza. «Però», protesta sorridendo Marcello Floris, «non pensate alle “minoranze”: io calzo il 40 e le infradito da uomo sono 42-44. E le donne che hanno un piede più grande del 36-38?». Non c'è il 40. Ma poco conta. Perché, oltre ai gadget, i volontari distribuiscono il programma con gli appuntamenti di agosto della “Capitale italiana della cultura 2015”. «Vale la pena andare a seguire la rassegna cinematografica legata alla mostra al Palazzo di Città», suggerisce Stefania Scano a Marcello Garbati, un passeggero che, per la prima volta, sale a bordo del Poetto Express. «Appena ho saputo dell'esistenza di questo servizio, l'ho voluto provare. Mi sembra decisamente anacronistico andare in spiaggia con l'auto. In un paese civile si usano i mezzi pubblici e le biciclette».
IL SUCCESSO Alle 13, ora in cui i volontari possono tornare finalmente a casa, i gadget sono finiti. Fa appena in tempo a recuperare un paio di infradito l'autista di un bus. «Me le ha chieste il mio capo in piazza Matteotti». Magari è una piccola bugia ma si tratta pur sempre di un regalo. «Bello scoprire», riflette l'assessora alla Cultura Enrica Puggioni, «che in tanti vanno al mare usando il pullman. Ed è stato splendido anche il lavoro dei volontari e la collaborazione del Ctm».
Marcello Cocco