Un'inchiesta dell'assessorato regionale ai Trasporti boccia l'Arst
Evasori, macchine emettitrici rotte, biglietterie chiuse, pensiline inadeguate, impossibilità a verificare la regolarità dei biglietti. A leggere i risultati dell'indagine effettuata dai tecnici dall'assessorato regionale ai Trasporti sulla metropolitana leggera c'è da rimanere sbigottiti. E non solo per i dati negativi, ma soprattutto per la mancanza di dialogo tra l'Azienda regionale trasporti e il Ctm. Confusione, incertezze, difficoltà nella scelta dei ticket e totale disinformazione sull'utilizzo dei titoli di viaggio. Insomma, a volere essere magnanimi, una bocciatura. L'équipe regionale ha spulciato tutti gli aspetti delle corse della metropolitana e della tipologia di passeggeri. Hanno contato chi è salito e sceso, chi ha pagato e cosa, il numero medio dei passeggeri, i ritardi. E i costi per far marciare la metro.
L'INDAGINE I dati raccolti dal settore Gestione contratti di trasporto su ferro e modelli per l'integrazione dei servizi Tpl si è sviluppata a marzo e ha riguardato la quasi totalità delle corse effettuate dalla metropolitana di superficie tra i capolinea di piazza Repubblica e il Policlinico di Monserrato. Gli ispettori regionali hanno rilevato che su 170 corse è stata riscontrata la presenza di controllori Arst su appena 16. Un dato che irrita chi paga regolarmente il biglietto e che non vede di buon grado l'assenza dei controllori sui mezzi. Sempre riguardo ai portoghesi gli ispettori regionali hanno scoperto che la percentuale è più alta di pomeriggio. Inoltre i controllori dell'Arst hanno difficoltà a verificare i biglietti Ctm acquistati con le gli smartphone.
WEEKEND D'EVASIONE Dal riscontro dell'inchiesta salta fuori il dato più inquietante: nel fine settimana la percentuale dell'evasione tariffaria si aggira intorno al 90 per cento. «Intere famiglie - scrivono gli ispettori regionali - viaggiano prive di titolo di viaggio per raggiungere soprattutto il centro commerciale». Gli stessi funzionari hanno scoperto che «i dipendenti dell'Arst, i loro parenti e le forze dell'ordine viaggiano senza biglietto. Eppure gli accordi stabiliscono che «La Regione non riconosce alcuna forma di agevolazione-gratuità per il personale Arst e qualora li riconoscesse è obbligata a dichiarare il ricavo figurativo da tenere presente ai fini del calcolo del corrispettivo».
STAZIONI CHIUSE Nella seconda fase dell'inchiesta gli ispettori dell'assessorato ai Trasporti si sono messi dalla parte dei viaggiatori evidenziando che «la stazione di Gottardo è sempre chiusa e gli utenti sono costretti a stare al freddo, compresi i gruppi di turisti che utilizzano la fermata per visitare il museo del treno». Non è tutto. «Nelle giornate di forte pioggia pioveva all'interno della struttura con evidenti pozze d'acqua visibili dall'esterno».
BIGLIETTERIE E BIGLIETTI Anche chi, armato di buona volontà, volesse pagare il biglietto non ha vita facile. Gli ispettori regionali hanno scoperto che nella stazione di piazza Repubblica la biglietteria è aperta solo la mattina; nella stazione di Monserrato è fuori uso la biglietteria; nella fermata del centro commerciale non è presente la biglietteria e non è prevista la vendita dei titoli di viaggio all'interno della struttura. Ci sono poi le pensiline delle fermate. Sono sprovviste di coperture laterali, avendo solo la tettoia i viaggiatori non sono al riparo da pioggia, vento e freddo; sul display delle fermate non vengono segnalati gli eventuali ritardi causati da incidenti o guasti, i passeggeri vengono invitati a scendere e a non salire.
Andrea Artizzu