Comune. Il sindaco annuncia un'ordinanza molto severa: «Chi vorrà realizzare opere d'arte potrà farlo in appositi spazi»
Presto contravvenzioni e denunce a chi scrive sui muri
Il provvedimento è attualmente allo studio della Giunta e verrà adottato entro un paio di settimane: «I turisti dicono che la nostra è una città pulita, cerchiamo di migliorare ancora».
La parola d'ordine è la solita: «Cagliari città bella e pulita». Il sindaco Emilio Floris non scorda uno dei suoi slogan più fortunati e lancia una crociata contro i writers: «Ma non tanto o non solo con quelli che cercano di esprimere la loro vena artistica con espressioni che comunque recano danno alle istituzioni pubbliche o ai privati - chiarisce il primo cittadino - quanto ai maleducati che mettono a rischio il decoro urbano scrivendo volgarità sui muri o imbrattando le facciate delle case».
L'ANNUNCIO Per chiarire meglio le sue intenzioni, il sindaco annuncia che molto presto firmerà una nuova ordinanza che sarà severissima nei confronti dei contravventori: «Stiamo studiando al meglio ogni aspetto, ma assicuro che la volontà dell'amministrazione a questo proposito è fermissima». Tante le ipotesi allo studio per porre un freno al degrado di facciate e muri che spesso ospitano volgarità gratuite: si pensa soprattutto all'ipotesi di estendere le pattuglie di vigili urbani in borghese su auto civetta (già utilizzate per il contrasto dei comportamenti scorretti nello smaltimento dei rifiuti) anche a questo tipo di servizio, e non si esclude nemmeno l'installazione di un servizio di telecontrollo nelle zone più sensibili.
IL PRIMATO «Siamo una delle città che spende di più per l'igiene del suolo e per l'ambiente - ha ricordato Floris - e questa nostra scelta viene premiata dai comportamenti di tanti nostri concittadini virtuosi. E non solo. Anche recentemente ho ricevuto i risultati di uno studio effettuato da un ente indipendente che ha certificato come Cagliari venga anche percepita dai turisti stranieri e italiani come una città pulita, praticamente un caso a sé in tutto il centro e sud Italia. È un risultato che ci inorgoglisce e che intendiamo perfezionare».
IL CASO WRITERS Nessuna messa all'indice per i writers che sfogano la loro vena artistica con disegni spesso apprezzabili, anche se realizzati in zone vietate: «Individueremo delle aree dove questi artisti potranno esercitarsi, ma saremo inflessibili nella tutela della proprietà privata e pubblica».
MULTE E DENUNCE Per quel che riguarda i termini della repressione, dal Comune ricordano che il danneggiamento mediante scritte sulla facciata di un edificio privato non costituisce reato penale, a differenza di quello ai danni di uno stabile di proprietà pubblica. «È però possibile prevedere, oltre alle denunce quando previste dal codice - ha detto il comandante della Polizia municipale Mario Delogu - anche un innalzamento della contravvenzione». La problematica è attualmente regolata da un'ordinanza datata 1989, la numero 700: «Si tratta di un provvedimento abbastanza generico, che va rivisto per mettere il personale di controllo in condizione di reprimere il fenomeno».
LA PUNIZIONE L'amministrazione ha anche pensato a un altro strumento di pressione nei confronti degli imbrattatori: «Tra le punizioni accessorie prevederemo anche la ripulitura delle facciate e dei muri danneggiati, a totale spese dei responsabili», conclude il sindaco. Insomma, per l'avvio della crociata è tutto pronto, manca solo la bolla (sotto forma di ordinanza) per farla partire in via ufficiale.
ANTHONY MURONI
07/03/2009