Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il metrotram va in archivio?

Fonte: L'Unione Sarda
9 marzo 2009

l'alternativa



I progetti sono diversi ma partono dalle stesse considerazioni: ogni giorno 100 mila persone si spostano tra Cagliari e l'hinterland, 120 mila all'interno della città. Ma solo il 7 per cento utilizza il mezzo pubblico per recarsi fuori dalla cinta urbana, il 10 per muoversi dentro Cagliari. Per spostarsi si passano in macchina mediamente 45 minuti durante il giorno. L'aggravante è che un'alta percentuale di automobilisti viaggia da solo.
Da qui il caos del traffico, l'inquinamento, la carenza di parcheggi. Scarsa la fiducia nei mezzi pubblici, la cui velocità commerciale è attualmente di 14 chilometri all'ora, mentre la frequenza è di 3 minuti per le linee più trafficate e di 20 per le più lente. Solo con un sistema di trasporto pubblico efficiente è possibile convincere i cagliaritani ad abbandonare l'auto.
METRÒ SOTTERRANEO Fin qui le idee del Comune e del Ctm da una parte e della Regione (governo Soru) dall'altra coincidono. Peccato che per risolvere il problema le soluzioni siano agli antipodi. Il Ctm (partendo da un progetto commissionato dalla Regione alla fine degli anni '90) propone fin dal 2003 una metropolitana sotterranea: 15,5 chilometri per collegare Cagliari e Quartu in 15 minuti (velocità commerciale 40 chilometri all'ora, frequenza 3 minuti nelle ore di punta, 5 o 8 nel resto della giornata) passando per Selargius, Quartucciu, Monserrato e toccando i quartieri più importanti della città. L'investimento è di 472 milioni. Il 21 ottobre del 2003 il ministro delle infrastrutture Pietro Lunardi annuncia il via libera progetto che la giunta regionale di centrodestra aveva inserito tra le opere strategiche da finanziare con una legge-obiettivo.
L'ALTRO PROGETTO Poi cambiano il governo regionale e quello nazionale e si ricomincia daccapo. Renato Soru cancella il metrò dalle opere strategiche e decide di puntare sull'implementazione della metropolitana leggera delle Fds, il cui primo tratto (da piazza Repubblica a Monserrato) era già stato realizzato. Fa progettare una rete metrotramviaria per l'area vasta e, all'inizio del 2008, mette sul tavolo 320 milioni. La rete, se realizzata in toto, prevede un percorso di 35,6 chilometri, un costo complessivo di 361 milioni, una velocità commerciale di 24 chilometri, frequenze di 20 minuti (10 nelle ore di punta).
Ora, cambiati i governi, torna in auge il metrò del Ctm e arrivano i primi 60 milioni. I due progetti sono alternativi o complementari? Le nuove tratte del metrotram finiranno nel cassetto? Gli ingegneri trasportisti negli ultimi sei anni hanno concordato su una cosa: per un bacino di 400 mila persone due metrò sono troppi.
FABIO MANCA

08/03/2009