SANT'ELIA. Specialisti e luogo di aggregazione nell'ex scuola in via Schiavazzi
L'hanno chiamato Centro di salute di quartiere, perché ha a che fare con la salute certamente delle singole persone, ma anche con quella del quartiere intero. E, quest'ultima, non si cura con i medici che pure ci saranno, specialisti compresi: a Sant'Elia, nella scuola da anni in disuso in via Schiavazzi, arriveranno anche un centro sociale e diversi uffici comunali decentrati. Se Sant'Elia non può andare verso il centro urbano, dunque, non resta che invertire il percorso, un po' come accade per certe montagne e i profeti. Il risultato, almeno per chi il progetto l'ha pensato (cioè, la Giunta comunale), è rendere meno periferici il vecchio e il nuovo quartiere sul mare.
LAVORI IN CORSO In attesa di vedere se funzionerà, i lavori procedono a tappe forzate. Quelli edili, prima di tutto: gli operai sono all'opera per ristrutturare la vecchia scuola di via Schiavazzi da adattare alla nuova destinazione d'uso. L'Asl, almeno così promette, è pronta a inviare sanitari di medicina generale e specialisti negli ambulatori che stanno sorgendo, dove i pazienti di Sant'Elia non soltanto saranno sottoposti a visite quando staranno male, bensì saranno anche i destinatari delle campagne di prevenzione che la stessa Azienda sanitaria cagliaritana organizzerà. Nell'ex scuola lavoreranno dunque medici, educatori, personale delle cooperative (per il funzionamento del centro di aggregazione) e del Municipio, tutti impegnati per fornire nuovi servizi al rione. È la stessa cosa che fa il Cesil, cioè il Centro servizi per il lavoro (l'ex Ufficio di collocamento, per intendersi), ospitato al Mercato comunale.
I TEMPI Ok, ma quando? Fabrizio Rodin, vice capogruppo del Pd in Consiglio comunale e presidente della commissione Politiche sociali, si espone: «Tutto pronto entro la fine dell'estate». Nel senso dei locali? «No, nel senso dei servizi: per settembre dovranno essere tutti attivi, compreso il centro di aggregazione». A dire il vero, la parte sanitaria non dovrebbe essere tanto complessa: gli accordi con l'Asl sono firmati da tempo, inoltre il Centro di salute di quartiere e già previsto dal Plus, cioè il Piano dei servizi alla persona «scritto dall'amministrazione Zedda, mentre in passato nessun esecutivo l'aveva mai fatto», commenta Rodin. Non è tutto rose e fiori, come sempre: nei giorni scorsi, un gruppo di donne ha contestato la scelta dell'ex scuola in via Schiavazzi per realizzare il nuovo servizio comunale, ritenendo inadeguata quella sede, ma al Municipio di via Roma tirano diritto: sono convinti che le opere edili in fase di realizzazione risolveranno ogni problema.
Luigi Almiento
Il progetto
Affiancare
i più giovani:
coinvolti
gli educatori
Isolato, pensato male e realizzato perfino peggio. Non era certamente partito con il favore del pronostico, il Nuovo Borgo di Sant'Elia, che come se non bastasse è poi sempre stato lasciato in una situazione di degrado assoluto. Ecco perché si cerca di animarlo con iniziative in grado di attrarre persone che non sono del quartiere: il recupero dell'ex Lazzaretto e la realizzazione della nuova passeggiata che parte dal porto di via Roma, ha sempre sostenuto il sindaco Massimo Zedda, hanno prima di tutto quest'obiettivo.
In attesa di vedere se la strategia funzionerà davvero, il lavoro per riparare i danni accumulati in decenni non manca, soprattutto per quanto riguarda le generazioni più giovani. Per questo, nel piano che prevede il Centro di salute di quartiere, pedagogisti e animatori del centro sociale che sorgerà al suo interno hanno l'incarico di «accompagnare le criticità con particolare attenzione agli adolescenti, al disagio giovanile e dell'adulto, alle famiglie e ai minori», oltre che degli anziani da rendere protagonisti di «invecchiamento attivo, promuovendo anche la solidarietà tra generazioni». (l. a.)