Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Servitù, battaglia non solo sarda

Fonte: L'Unione Sarda
30 giugno 2015


 

La tappa finale è al Centro congressi della Fiera: il lavoro di Emergency in Repubblica Centrafricana e in Italia. Due ore di dibattito: i protagonisti sono i volontari dell'associazione umanitaria che da ventun anni offre cure medico-chirurgiche alle vittime di guerra, delle mine antiuomo e della povertà. Sono arrivati venerdì, da ogni angolo d'Italia, insieme alle delegazioni inglesi, belghe e persino dagli Stati Uniti e dal Giappone.
Dopo il capoluogo lombardo hanno scelto Cagliari per il quattordicesimo congresso nazionale. Prima l'esordio alla Fiera, con un unico tema: l'ebola. Raccontata dalla voce di chi ha toccato con mano la devastazione in Sierra Leone, e di Stefano Marongiu, l'infermiere sassarese, colpito dal virus. Oggi un sopravvissuto dopo quasi un mese in isolamento a lottare con la malattia.
Sabato hanno continuato al Teatro Lirico, col dibattito sulle servitù militari in Sardegna. Sul palco Mariella Cao, fondatrice del movimento Gettiamo le basi, Silvano Tagliagambe, filosofo e professore ordinario dell'Università di Sassari, il consigliere comunale Enrico Lobina, Vincenzo Migaleddu (Medici per l'Ambiente), la giornalista Maddalena Brunetti e Ciro Auriemma. Poi il concertone in viale Diaz.
Ieri l'atto finale. Emergency va via da Cagliari con la promessa della presidente Cecilia Strada: «L'Impatto delle servitù è pesante, per i suoi effetti sulla salute, sull'ambiente, sui cittadini. Porteremo fuori dalla Regione la vostra battaglia, per sensibilizzare tutti sul tema».
Sara Marci