«Davvero non potevo immaginare che la San Germano, una delle tre ditte dell'Associazione temporanea di imprese, potesse cadere in una sciocchezza rispetto all'entità di un appalto complesso, che vede coinvolte ditte di grande qualità ed esperienza, tra cui la stessa San Germano». Non c'è certamente un clima di festa, nell'ufficio dell'assessore comunale all'Igiene del suolo Anna Paola Loi: riuscita nell'impresa di introdurre la raccolta differenziata in una città ostica come Quartu, quand'era assessore tra il 2005 e il 2010, si è ormai arresa all'idea che nel Capoluogo si andrà al voto tra i cassonetti. «Faremo di tutto per organizzare una nuova gara d'appalto e per accelerarne i tempi», premette, «ma non credo proprio che riusciremo ad assegnare il servizio di raccolta differenziata prima della fine della legislatura». Immagina poi, e immagina bene, che l'Ati farà ricorso contro la propria esclusione dal bando.
«Qui», aggiunge Loi, «nessuno ha gioito per i risultati della verifica dell'appalto, che rispettiamo profondamente: negli uffici dell'Igiene del suolo si è lavorato sodo, e lo stesso hanno fatto i tecnici. Vedere che tutto finisce sprecato dispiace a tutti».
Il Comune andrà avanti con la realizzazione degli ecocentri, che non fanno parte di quest'appalto, e si farà forte dell'esperienza accumulata per scrivere il nuovo bando, prevedendo anche un maggiore apporto tecnologico. «E poi, negli ultimi quattro anni», conclude l'assessore, «la città è cambiata: ci sono nuovi luoghi di aggregazione, Su Siccu, la passeggiata: il nuovo bando dovrà tenerne conto». (l. a.)