Massimo Zedda: è emerso che avrebbe prodotto dichiarazioni false Rifiuti, addio
Carte false presentate al Comune per partecipare al mega-appalto da 230 milioni di euro sulla gestione della raccolta dei rifiuti. Annullata ieri l'assegnazione definitiva alla società De Vizia, i funzionari comunali avrebbero trovato delle «gravi irregolarità» anche nei documenti della seconda classificata. Dopo due anni di lavoro, dunque, il bando di gara dovrà essere ripetuto e, per il momento, il servizio verrà garantito con una proroga straordinaria chiesta al presidente della Regione.
IL COLPO DI SCENA La notizia è stata data al Consiglio comunale dallo stesso sindaco Massimo Zedda. «Fatte le verifiche», ha comunicato, «è emerso che l'Ati guidato dalla De Vizia avrebbe prodotto dichiarazioni false al Comune. Questo comporta che gli uffici competenti abbiano già comunicato l'impossibilità di procedere all'aggiudicazione definitiva. Inoltre sono emerse gravi irregolarità anche sulla Econord. Per questa ragione, abbiamo dato disposizione di trattenere le fideiussioni date dalle due società a copertura, otto milioni di euro che comunque non sono immediatamente utilizzabili: è probabile che ci sia un ricorso. Siamo comunque intenzionati a trattenerle perché è chiaro che il Comune abbia subito un danno e che questi due anni di lavoro non possano non essere calcolati».
LA VICENDA La ricostruzione dell'accaduto è fatta dallo stesso primo cittadino. «Sapete che c'è stato un lungo contenzioso tra le due imprese», ha spiegato ai consiglieri, «noi aggiudicammo in modo provvisorio a De Vizia e alle imprese a lei collegata ma il Tar Sardegna ribaltò l'aggiudicazione decretando la vittoria della seconda: la Econord. Il Consiglio di Stato, intervenuto successivamente, aveva determinato un nuovo ribaltamento, ponendo la parola fine su chi dovesse aggiudicarsi la gara. La Econord doveva essere esclusa». In queste settimane, però, gli uffici hanno lavorato alla verifica dei documenti prodotti dalle due Associazioni temporanee di imprese. «La verifica è stata fatta su tutte le società non solo su chi ha vinto», ha precisato Zedda, «una procedura successiva, come prevede la norma. In questi accertamenti sono emersi i falsi».
LE DENUNCE Nelle sue comunicazioni urgenti all'aula, il primo cittadino ha annunciato azioni urgenti. «Avvieremo la denuncia all'autorità di vigilanza», ha assicurato, «e ci sarà una proroga del servizio di un mese. Ho già esaurito la possibilità di effettuare ulteriori proroghe, quindi la chiederemo al presidente della Regione che è competente di prorogare il servizio. È chiaro comunque che il servizio proseguirà, ma bisognerà correggere anche le criticità che erano emerse in questo periodo».
UN NUOVO BANDO Annullata l'aggiudicazione (il provvedimento del responsabile del servizio è già firmato e pubblicato all'Albo Pretorio), il Comune dovrà dunque ripartire da zero e bandire una nuova gara. «Potenzieremo il servizio per avere una migliore pulizia delle zone nuove della città: dal lungomare Sant'Elia alle le strade che erano state stralciate nel bando», ha assicurato il sindaco, «proseguiranno anche i lavori per gli ecocentri e chiederemo l'acquisto di nuovi mezzi e nuovi cassonetti. Contiamo di realizzare un servizio più efficiente».
Al bando da 230 milioni di euro, finito al centro di vari ricorsi e chiuso ieri con un nulla di fatto dal dirigente, avevano partecipato la De Vizia (con San Germano e CNS) e la Econord (con Genesu, Spurghi e Campidano ambiente), ma sulla gara la Procura aveva aperto un'inchiesta - ancora in corso - affidata al sostituto Enrico Lussu e ai carabinieri del Nucleo operativo ecologico.
Francesco Pinna