La lotta del Comune al dissesto idrogeologico pirrese è appena decollata: in via Stamira sono cominciati i lavori di ampliamento dell'unica vasca di accumulo presente in Municipalità, primo di una serie di interventi che nel territorio dell'ex circoscrizione, soggetto a pericolosi allegamenti, proveranno a contrastare le minacce rappresentate da piogge e alluvioni. "Si tratta di un progetto relativo a un appalto da 1,5 milioni di euro", spiega l'assessore Mauro Coni. A breve, poi, inizieranno a marciare i cantieri destinati a portare a compimento tre importanti correttivi alla rete delle acque meteoriche: la revisione del tratto conclusivo dei collettori C38, che sarà deviato per eliminare l'attuale effetto diga all'altezza di via Donori, e C70, che verrà collegato direttamente con il canale di Terramaini, e la bonifica dell'impianto di via Campidano. Molto presto le casse comunali potrebbero ricevere 29 milioni di euro, da utilizzare per finanziare altre opere: tra questi l'atteso dragaggio del canale di Terramaini.
Giacomo Perra