Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fiesta a Cagliari con Prokop

Fonte: L'Unione Sarda
12 giugno 2015

Rally Italia Sardegna: spettacolo al tramonto e gran pubblico ieri al porto

Il ceco beffa i favoriti, ma oggi si fa sul serio

Chiamatelo predestinato. Mentre mamma Protok dava alla luce suo figlio Martin, nella cittadina ceca di Jihlava, il Rally d'Italia edizione 1982 vedeva il dominio delle auto tedesche sulla strade di Sanremo. Ieri il pilota della Ford Fiesta ha lanciato un segnale alle Volkswagen, che spadroneggiano da tre anni nel Mondiale Rally, conquistando la Speciale-spettacolo del porto di Cagliari. Una sorpresa, se è vero che Protok non era stato tra i dieci più veloci dello shakedown, ieri all'alba a Putifigari. Ma anche un risultato poco influente: il vero Rally Italia Sardegna, con le sue 23 speciali su sterrato per quasi 400 km, comincia oggi.
JUMP IN THE DUST Salta sulla terra, è il motto del rally e gli unici tratti sterrati nell'Area Portuale (due giri da 1,25 km) erano i due salti di fronte alle tribune affollate (ma non gremite). Forse, però, a fare la differenza è stata la doppia S sulla banchina nella quale, per esempio, Robert Kubica ha buttato via il possibile successo, dato che nel primo giro è stato il suo il tempo più basso (1'13”), per la gioia del pubblico che lo ha acclamato più di ogni altro. Potenza dei trascorsi in Formula 1. Non fosse stato l'ex team principal della Ferrari, neppure il presidente mondiale dell'Automobile, Jean Todt, avrebbe ricevuto tanto affetto. Ma i successi ottenuti con Schumi non si cancellano. Non in Italia, di sicuro.
I FAVORITI Per ciò che può valere (poco), la speciale al tramonto su una Cagliari molto più internazionale del solito, con moltissimi tifosi stranieri mescolati agli appassionati sardi e, via Roma, il salotto buono della città, (finalmente) pedonale, ha tradito i favoriti. Kubica è finito 15°, alle spalle del miglior italiano, Lorenzo Bertelli su Ford Fiesta Rs Wrc; il campione del mondo Seb Ogier si è salvato (6° a 3”4): «Ho guidato pensando di salvare gli pneumatici per domani. Ho perso un po' di tempo al tornantino, dove c'era dell'acqua. Provare un mix di soft e hard è la soluzione migliore quando si deve provare qualcosa», ha detto. Peggio è andata allo spagnolo Dani Sordo, che era stato il secondo migliore (a 1”3), ma si è visto penalizzare di 10" per partenza anticipata. Nessun problema: «Abbiamo preferito non correre rischi».
GLI ITALIANI Assente Max Rendina, l'alfiere tricolore è soprattutto Bertelli. Non se l'è cavata male neppure il pluricampione italiano Paolo Andreucci, 16° a 8”4: «Ho avuto qualche problema al tornantino a causa dello sporco, ma è una prova davvero divertente. Per me è molto importante essere qui e ne sono davvero felice», ha detto dopo essere stato protagonista della primissima manche. A parte gli apripista, Biasion e Siviero, due leggende a bordo di una 500 Abarth in configurazione da rally, applauditissimi. Sull'ideale podio tricolore Andrea Crugnola (Renault Clio, 30°).
I SARDI Il Rally Italia Sardegna, che vale anche come prova del campionato italiano terra, vede al via anche alcuni equipaggi sardi, a caccia del primato regionale (il cosiddetto mundialeddu ) e di un piazzamento di prestigio al cospetto dei grandi. I migliori sono Liceri-Mendola, su Ford Fiesta Rrc, 44esimi a 30”3. Oscar della sfortuna a Giuseppe Dettori e Carlo Pisano, che hanno rotto il motore della loro Skoda Fabia.
SI FA SUL SERIO Spenti i riflettori del porto di Cagliari, stamattina il Rally entra nel vivo. Ci sono ben nove speciali in programma con la provincia di Oristano protagonista. La speciale più attesa è la settima, Sinis-Mont'e Prama che scatterà alle 16.30 e che è stata al centro delle polemiche invernali. Ma soprattutto è quella che punta i riflettori sui Giganti, una coppia di repliche dei quali farà da punto d'arrivo della prova. In serata rientro alla base ad Alghero.
Carlo Alberto Melis