La 1ª volta alla Passeggiata coperta
Quando la Fiera, nel '49, aiutò la città a risollevarsi
Negli anni subito dopo il 1945 Cagliari cerca faticosamente di rimarginare le dure ferite della guerra. Mancano gli alloggi, i generi alimentari sono razionati e prelevabili solo con tessera annonaria, il lavoro non esiste e in molti emigrano per avere almeno la speranza in un futuro migliore.
In questo contesto, per spronare l'asfittica economia cagliaritana ma anche sarda, la Camera di Commercio del capoluogo decide di organizzare, dal 22 Gennaio al 6 Febbraio del 1949, la prima fiera Campionaria della Sardegna.
La sede prescelta è la passeggiata coperta, compresa l'area all'aperto adiacente, posta all'inizio del viale Regina Elena. Gli stand sono previsti sia nella zona all'aperto sia dentro la passeggiata dove sono programmati anche concerti, rassegne, incontri culturali e artistici. In quei giorni appare sull'Unione Sarda questa pubblicità: «L'unica, la vera, la sola Fiera Campionaria di Sardegna, a Iglesias a Ottobre». Ne segue una polemica da parte del comitato organizzatore iglesiente che non digerisce la nascita di una seconda fiera a Cagliari che avrebbe creato un dualismo e un'inutile concorrenza.
Nonostante tutto, le adesioni alla prima fiera di Cagliari arrivano numerose anche dalla penisola e gli spazi a disposizione sono presto occupati. Alle 16,30 del 22 Gennaio del 1949, l'Alto Commissario per la Sardegna, generale Pietro Pinna, taglia il tradizionale nastro tricolore al quale segue uno squillo di trombe, un suono di sirene e l'esecuzione dell'inno nazionale.
L'afflusso dei visitatori è massiccio anche grazie a speciali tariffe ferroviarie e alle comitive di studenti che usufruiscono di sconti particolari: dopo quattro giorni si registrano 16 mila ingressi e un volume di affari di cento milioni di lire. Per la mancanza dell'energia elettrica per alcuni giorni a causa di uno sciopero si decide di prorogare la chiusura della fiera al 13 Febbraio. Proprio il giorno prima Antonio Segni ministro dell'agricoltura visita l'esposizione e dichiara: «Mi ha fatto piacere apprendere che molte macchine agricole sono state acquistate dai nostri agricoltori i quali, se hanno mezzi tecnici moderni, non sono secondi a nessuno».
Quella prima edizione della fiera della Sardegna ha un successo imprevisto che è un buon auspicio per gli anni a seguire.
SERGIO ATZENI