Non solo Civitavecchia. Per cercare di far partire dal porto di Cagliari il maggior numero di migranti, alcuni giovani stranieri sono stati fatti imbarcare anche sul traghetto per Napoli. Con ieri sarebbero circa 130 le persone di nazionalità africana e asiatica salpate da Cagliari. L'emergenza però continua perché davanti all'ingresso dogane del porto cagliaritano i migranti sembrano aumentare anziché diminuire.
Hanno tutti in mano un numeretto associato a un nome e un cognome. Con il documento che attesta l'identità possono acquistare un biglietto (per chi non ha soldi l'aiuto arriva dalle associazioni di volontariato) e trovare un posto sul traghetto della Tirrenia diretto a Civitavecchia o Napoli. Tra oggi e domani altri 80 giovani (ci sono anche molte donne e bambini) dovrebbero riuscire a lasciare la Sardegna.
Fanno tutti parte del gruppo di 880 migranti arrivati lo scorso 30 maggio al porto Canale di Cagliari. Quasi tutti, dopo l'accoglienza in banchina, erano finiti in alberghi o strutture ricettive di tutta l'Isola. In tanti, quasi la metà, hanno rifiutato di farsi fotosegnalare e dare le impronte digitali. Hanno poi iniziato, da tutte le Province, un nuovo viaggio verso Cagliari con la speranza di poter salire su una nave e raggiungere Roma per poi proseguire verso il nord Europa. Dopo i primi due giorni di protesta (senza impronte digitali non era possibile avere un documento d'identità e dunque salire sulla nave) si è trovata una soluzione e gli imbarchi sono iniziati.
M. V.