Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tutti contro Spocci: vada via per salvare il Lirico

Fonte: L'Unione Sarda
9 giugno 2015

La sovrintendente nel mirino dei sindacati e dei vertici cittadini del Partito democratico

 

«Via la Spocci, per salvare il Lirico serve un manager». La sovrintendente che ha preso il posto di Mauro Meli finisce in mezzo al tiro incrociato di sindacati e Partito democratico. I rappresentanti dei lavoratori chiedono un intervento urgente del Consiglio di indirizzo per la defenestrazione, mentre il capogruppo in Consiglio comunale Davide Carta e il segretario cittadino del Pd Nicola Montaldo chiedono alla guida del Teatro «un atto di responsabilità, prendendo atto dei gravi problemi che fino ad oggi ha avuto nella gestione e rassegnando le proprie dimissioni da sovrintendente al più presto». Ma se questa soluzione pacifica non dovesse arrivare, anche per i due Pd serve una mossa dall'alto: «Il sindaco e il Consiglio di indirizzo devono in ogni caso spingere in questa direzione, perché non si perda ulteriore tempo».
Puntano più sull'aspetto pratico i rappresentanti delle sigle Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Fials-Cisal, Libersind-Conf, Snater e Css che, per descrivere il «decadimento» del Teatro, denunciano che giovedì scorso la recita fuori abbonamento dell'Aida è stata seguita soltanto da 371 spettatori che hanno portato nelle casse di via Sant'Alenixedda tremila euro: «Un teatro degno non può permettersi una simile debacle e soprattutto non può avvalersi di una manager che in poco più di tre mesi abbia dilapidato un patrimonio di abbonati e spettatori faticosamente conquistato lo scorso anno».
Carta e Montaldo ricordano che il Comune «ha mantenuto invariato negli anni passati il proprio contributo, tra i più alti in Italia, e quest'anno ha assegnato un contributo supplementare di 700 mila euro per riallineare l'erogazione del finanziamento all'anno di competenza». I due esponenti del Pd puntano il dito contro la Regione perché «aveva assegnato un prestito per il risanamento dei conti dei debiti pregressi del teatro ma negli ultimi anni ha ridotto il finanziamento rendendo inefficace il prestito». Chiedono anche dove siano finiti i fondi per il Parco della Musica: «Sei milioni di euro che non sono mai stati erogati». (m.z.)