Il Comune ha firmato l'accordo con la Regione per l'utilizzo dei fondi europei
Quindici milioni per Is Mirrionis e altri 40 per l'area metropolitana. La Regione e il Comune hanno siglato un accordo di programma sulla gestione dei fondi comunitari per la programmazione 2014-2020. Le principali azioni previste nel popoloso quartiere sono la sistemazione degli spazi pubblici, la trasformazione dell'hangar di via Is Mirrionis nella Casa delle associazioni, il recupero di strutture pubbliche per servizi socio sanitari con la nascita di un centro diurno per anziani, progetti nelle scuole Ciusa di via Is Mirrionis e Mameli di via Bligny e progetti per «innovazione sociale e inclusione attiva» destinati ai 13 mila abitanti del rione.
I FONDI La fetta di soldi destinati a Is Mirrionis fa parte dei fondi Por mentre i 40 milioni riguardano gli stanziamenti del fondo Pon Metro destinato alle città metropolitane. L'assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda hanno spiegato che si tratta di un traguardo arrivato dopo un anno di incontri per arrivare a presentare alla Unione europea progetti già pronti. «La collaborazione che si è instaurata tra i due enti è un esempio a livello nazionale, che ci permette di programmare e progettare interventi mirati con la certezza che saranno finanziati», ha assicurato Paci.
IL QUARTIERE «Gli interventi previsti a Is Mirrionis riguardano la riqualificazione sociale ed economica del quartiere, non più solo quella urbana già avviata con diversi interventi come la riqualificazione di parte dell'edilizia popolare o di piazza San Michele», ha spiegato Zedda, «stiamo collaborando con Area per gli alloggi, con l'Ersu per ciò che riguarda gli studenti universitari e con la Asl per l'ospedale di Is Mirrionis». I tavoli tecnici sono avviati da tempo e dovrebbero permettere di incassare il via libera dalla Commissione europea previsto per luglio. «Parte dei fondi è già disponibile perché la Regione ha già anticipato la sua parte - assicura Gianluca Cadeddu, direttore del Centro regionale di programmazione - ma abbiamo la ragionevole certezza che tutti i progetti saranno finanziati senza rischio di brutte sorprese».
I RESIDENTI Le iniziative previste per la rinascita del quartiere partiranno dal basso. «Porteremo avanti progetti di inclusione attiva e collaborazione tra abitanti - spiega l'assessore comunale alla Pianificazione strategica Barbara Cadeddu - come il portierato sociale, la badante condominiale e l'infermiere di comunità». In Comune nascerà una struttura apposita per la gestione di tutti i progetti legati ai 55 milioni in arrivo da Bruxelles.
Marcello Zasso