Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In Comune tira aria di resa dei conti

Fonte: L'Unione Sarda
4 marzo 2009

Il sindaco verso le Europee, il toto-assessori e cinque consiglieri col doppio incarico

Tanti i casi aperti due settimane dopo le elezioni regionali

Le scosse di assestamento dopo il terremoto del 16 febbraio mettono in crisi maggioranza e opposizione.
Uno dei più navigati protagonisti della prima Repubblica amava ripetere che, in politica, a lasciare sul campo morti e macerie non sono i terremoti quanto le scosse di assestamento. A due settimane dal sisma che ha travolto Renato Soru e la sua Giunta regionale, quell'evento inizia a minacciare anche il Consiglio comunale di Cagliari, senza trascurare esecutivo e gruppi di maggioranza e opposizione. Eletti, “trombati”, assessori e aspiranti tali sono in queste ore protagonisti (attivi e passivi) di una lunga serie di pressioni, richieste e condizionamenti che sembrano frenare il dibattito politico sullo sviluppo della città. Mentre sullo sfondo resta un interrogativo legato alle scelte dei cinque consiglieri comunali ora eletti in Regione. Se non dovessero dimettersi (impedendo l'ingresso nell'assemblea civica dei primi dei non eletti) la funzionalità del Consiglio comunale verrebbe messa a rischio.
SINDACO E GIUNTA Incassata con soddisfazione la vittoria del suo ex assessore Ugo Cappellacci, il primo cittadino Emilio Floris non ha del tutto escluso una sua discesa in campo in occasione delle prossime elezioni europee di giugno. Una possibilità che sembra frenata dal mancato varo della circoscrizione sarda (che metterebbe a rischio l'elezione anche in caso di buon successo personale) ma che porterebbe il Comune verso le elezioni anticipate. La sensazione è che non se ne farà niente e che alla fine il sindaco resterà al proprio posto. Nel frattempo occorrerà risolvere la grana legata al rimpasto il Giunta, dove c'è da scegliere il successore di Ugo Cappellacci all'assessorato alla Programmazione. L'argomento è delicato e potrebbe portare a tensioni tra maggioranza consiliare ed esecutivo: il primo cittadino pensa a un altro tecnico (forse Giorgio Balletto ) ma il gruppo consiliare di Forza Italia preme per una soluzione politica, con una promozione per il capogruppo Ugo Storelli (che potrebbe però diventare direttore generale di un'Asl) o per il consigliere Maurizio Porcelli . Una scelta che potrebbe portare a un rimpasto più ampio, con una riorganizzazione delle deleghe. Questa soluzione, inoltre, consentirebbe di far entrare in Consiglio il colonnello medico Salvatore Floris , primo dei non eletti tra gli azzurri.
TORMENTI UDC Tensioni anche nell'Udc: Paolo Carta (primo dei non eletti in Consiglio regionale, a una novantina di voti da Felicetto Contu) potrebbe presto riprendere possesso del suo ufficio alle Attività produttive. Anche se non ha del tutto abbandonato l'idea di presentare un ricorso per chiedere il riconteggio delle schede valide e il riesame delle nulle. La sua mancata elezione in Regione sbarra la strada alla promozione ad assessore di Massimiliano Tavolacci , che conserva comunque la guida della prestigiosa commissione Urbanistica. E i rumors parlano di un Carta non proprio contentissimo dell'appoggio dato dai suoi colleghi di partito (i consiglieri Ettore Businco ed Efisio Pireddu ) a uno dei suoi rivali nella corsa per un seggio in Regione.
POLITICHE GIOVANILI Resta sempre aperto anche il capitolo Daniela Noli : tramontata (salvo sorprese) l'ipotesi di una sua nomina ad assessore regionale, la stessa responsabile delle Politiche giovanili potrebbe però essere ugualmente cooptata dal governatore Cappellacci per la guida di un dipartimento ad hoc da costituire presso la presidenza della Giunta. Questo aprirebbe la strada alla nomina di un nuovo assessore comunale, che sarebbe comunque indicato dal consigliere regionale Carlo Sanjust.
DOPPIO INCARICO E RICORSI Edoardo Tocco , infine, dopo il grande successo elettorale che lo ha portato a diventare onorevole avrebbe comunque manifestato l'intenzione di non abbandonare il suo seggio in Consiglio comunale, rivendicando il suo storico attaccamento agli elettori di Sant'Avendrace. Un capitolo a parte meritano le tensioni che si registrano nel campo dell'opposizione. Anzitutto sembra molto vicina la formazione di un nuovo gruppo con tre fuoriusciti dal Pd: a Marco Piras , che ha già formalizzato il suo passaggio al misto, potrebbe presto essere seguito da Lorenzo Cozzolino e Marisa Depau . Il primo, escluso per una trentina di voti e impegnato in un ricorso contro l'elezione di Cesare Moriconi in Regione, marcherebbe così la sua delusione per il mancato appoggio da parte del deputato Paolo Fadda, mentre per la seconda si tratterebbe di una scelta personale.
L'OPPOSIZIONE Intanto i quattro neo-onorevoli eletti nel campo del centrosinistra avrebbero già manifestato l'intenzione di non abbandonare il seggio in Comune. Radhouan Ben Amara non gradirebbe lasciare il posto a Maria Demurtas , prima dei non eletti nel Pdci, mentre Massimo Zedda (eletto in Regione con La Sinistra ma in Comune con il Pd) si chiede perché debba fare un favore al suo ex partito, favorendo l'elezione di un suo esponente. La stessa cosa si chiede Claudia Zuncheddu , eletta coi sardisti in Comune e con i Rossomori in Regione, che dovrebbe lasciare il posto a Gianni Aramu , che ha condiviso la svolta a destra del partito. E uguale retropensiero potrebbe avere Marco Espa , che con le sue dimissioni dovrebbe lasciare il posto a Salvatore Corona , espressione dell'area Cabras e dunque suo avversario all'interno del partito. Insomma, un'onda lunga che minaccia la stabilità del Consiglio. Ma qualcuno l'aveva detto: le scosse di assestamento sono peggio dei terremoti.
ANTHONY MURONI

04/03/2009