Il centrodestra sostiene che l'amministrazione Zedda abbia messo il cappello su opere pubbliche ideate dalla Giunta Floris: il Pd non solo respinge le accuse ma risponde definendo «appropriazione indebita» quella dei consiglieri di minoranza.
«Fino a qualche tempo fa l'opposizione diceva che la Giunta Zedda non stava combinando niente, poi hanno sostenuto che c'erano troppi cantieri e disagi per i cittadini», attacca il capogruppo del Partito democratico Davide Carta. «Ora che la città ha capito l'impatto positivo dei lavori si assiste al goffo tentativo di intestarsi ciò che stiamo realizzando».
L'eredità del centrodestra, secondo Carta consiste in «qualche vaga idea di lavori: prevaleva la trascuratezza, sia sul fronte del reperimento delle risorse che della progettualità sviluppata, oltre che della gestione dei lavori, come ad esempio il caso di piazzetta Mascia, i cui lavori sono durati e costati molto più del previsto».
Andrea Scano, presidente della Commissione urbanistica, parla di «ansia da prestazione preelettorale, che sta facendo perdere lucidità al centrodestra cagliaritano».
Dopo aver «governato con continuità per vent'anni», l'attuale opposizione «rivendica a sé il merito di opere mai realizzate. Evidentemente vent'anni non sono stati sufficienti per mettere ordine nel lungomare Poetto. E anche i problemi di piazza Garibaldi, giusto per citare un esempio, hanno radici lontane ed estese», dice Scano, «almeno quanto lo sono le radici dei ficus che la hanno trasformata in un pericoloso percorso ad ostacoli». (m. r.)