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Cagliari, il Comune congela la nuova area commerciale. "Necessari lumi dalla Regione"

Fonte: web SardegnaOggi.it
4 giugno 2015

 

Cagliari, il Comune congela la nuova area commerciale. "Necessari lumi dalla Regione"
Il Piano Casa regionale potrebbe bloccare la nascita dei tre lotti in via dei Tigli. Il capoluogo sardo è tra i centri che non ha ancora adeguato il Puc al Ppr. La Giunta Zedda scrive alla Regione per cercare di avere chiarimenti.



CAGLIARI - Stop al progetto per un nuovo insediamento commerciale nell'area che dà su via dei Tigli. Con il Comune che farà finire nella buca delle lettere dell'assessorato regionale all'Urbanisitca una lettera per ottenere un parere, possibilmente definitivo, in merito al destino della richiesta dei privati proprietari di tre lotti a ridosso della rotatoria interessata dai lavori per tirare su una nuova rampa di collegamento all'Asse. Il capoluogo sardo è tra le città che non ha ancora adeguato il Puc al Ppr: e il Piano Casa della Regione vieta, in questi casi, varianti ai piani urbanistici. Così, la richiesta di realizzazione di cubature da destinare a "grossa struttura di vendita", formulata dagli eredi Frau e Marcella Vadilonga, torna a tempo indeterminato dentro i cassetti.

"La pratica è stata istruita dagli uffici, a suo tempo, sulla base della normativa attualmente vigente, poi però è intervenuta la Regione con il Piano Casa, che nega la possibilità di procedere a varianti urbanistiche, da parte delle amministrazioni comunali, in assenza dell'adeguamento del Puc al Ppr", spiega l'assessore comunale all'Urbanistica, Paolo Frau, "in origine nell'area interessata doveva sorgere una nuova via (degli Ippocastani, ndr), ma ci sono blocchi in entrambe le direzioni viarie. Serve interloquire con gli uffici regionali per capire se la variante sia o meno fattibile. Meglio sospendere l'esame della pratica", conclude l'esponente della Giunta Zedda.

Concorde il presidente dell'Aula, Ninni Depau, così come il capogruppo di Sardegna Pulita, Giovanni Dore: "Dubbio legittimo, la normativa regionale è stringente, no a varianti a meno che non comportino il ripristino di destinazione agricole o siano connesse a realizzazione di opere pubblice di interesse regionale. A prescindere da tutte le considerazioni, la volontà o meno di votare favorevolmente alla delibera è impedita da una disposizione di legge". Andrea Scano (Pd), presidente della commissione Urbanistica, è netto: "Meglio fermarsi un attimo per chiarire tutti gli aspetti con la Regione, se dovesse darci l'ok manterremo la possibilità che la delibera vada avanti con l'emendamento che prevede una soglia massima di superfici".

Una visione differente arriva da Roberto Porrà (Psd'Az): "In due settimane c'è stato il tempo di ottenere interlocuzioni, si tratta di un piano integrato, i privati volevano costruire una vasca pubblica per la limitazione dei rischi idrogeologici nell'area di Pirri. Era meglio non rinviare la discussione". Un plauso al congelamento della pratica arriva da Pierluigi Mannino (Patto per Cagliari): "Ho sollevato per primo il problema, adesso sembrano saltare fuori anche altre grane. Attendiamo la risposta della Regione, fermo restando che per un intervento simile serve imbastire un ragionamento anche di carattere commerciale. La città è unica e tutte le zone devono crescere in modo uniforme. Serve una presa di coscienza del legislatore, Europa in testa".

Paolo Sebastian Rapeanu