Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

"Aida" nella guerra franco prussiana

Fonte: La Nuova Sardegna
29 maggio 2015


Oggi al Comunale la prima dell’opera di Verdi con la regia di Stephen Medcalf


Nei prossimi mesi i melodrammi «L’elisir d’amore» di Donizetti, «Nabucco» di Verdi, il balletto «Carmen», «La Jura» di Gabriel, «La vedova allegra» di Lehár

di Gabriele Balloi

CAGLIARI Si avvia con «Aida» quest’attesissima Stagione lirica e di balletto 2015. Dopo scioperi, malumori e proteste per averla. Giunge in ritardo, ma meglio che mai. Oggi alle 20,30 debutta infatti con un allestimento di Stephen Medcalf già messo in scena nel 2003 e 2009, sempre per il Lirico di Cagliari, ripreso ora dal regista lombardo Marco Carniti. E se l’ultima volta nei panni dell’eroina verdiana avevamo nientemeno che Daniela Dessì, lo stesso ruolo vestirà stasera Dimitra Theodossiou, celebre soprano greco, lo scorso dicembre sopravvissuta alla tragedia del Norman Atlantic, il traghetto andato a fuoco all’altezza del Canale d’Otranto. Mentre a impersonare Radamès nel primo cast tornerà Francesco Anile, tenore già presente ad un’altra regia di Medcalf, la «Norma» della Stagione 2014. Fra gli altri interpreti: Anna Maria Chiuri (Amneris), mezzosoprano che recentemente ha chiuso la Stagione sinfonica con un recital abbastanza “sui generis”, e Vittorio Vitelli (Amonasro), già l’anno scorso piuttosto apprezzato nella «Traviata» come Germont. Sul podio, invece, il meneghino Antonello Allemandi a guidare Orchestra e Coro del Lirico, quest’ultimo preparato da Gaetano Mastroiaco. A chi non avesse ancora visto la rappresentazione firmata dal regista britannico, possiamo anticipare che, pure qui, si troverà di fronte alla sua tipica “trasposizione storica”. Come in altre produzioni del Lirico, quali «Norma» e«Carmen» (2005) che gli valse il Premio Abbiati per la miglior regia, Medcalf sposta le vicende all’epoca in cui l’opera venne scritta (durante la guerra franco-prussiana del 1870-’71). Ma non solo. Per quest’«Aida» nessuna sfarzosità o magniloquenza. Tutto pare incentrato, piuttosto, sul mettere in risalto i dilemmi psicologici, interpersonali e intrapersonali, dei protagonisti, ciascuno intrappolato nel proprio nodo gordiano, in una soggettiva tragica impasse. Quattro titoli operistici ed un balletto seguirannonei prossimi mesi. In ordine: «L’elisir d’amore» di Donizetti, «Nabucco» di Verdi, lo spettacolo coreografico «Carmen», «La Jura» di Gavino Gabriel, «La vedova allegra» di Franz Lehár.