Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In Sardegna ripartono i cantieri

Fonte: L'Unione Sarda
29 maggio 2015

RAPPORTO CNA.

Delle 405 opere andate a gara, 357 hanno importi inferiori a cinque milioni

Aumenta il numero degli appalti (+13%) ma non il valore totale L'inversione di tendenza, più volte annunciata dagli economisti, finalmente si materializza: i cantieri ripartono, le imprese cominciano a muoversi e il mercato delle opere pubbliche, seppure lentamente, anche in Sardegna torna a girare. Il quadro fotografato dalla Cna costruzioni nei primi 4 mesi del 2015 è ancora a tinte grigie ma dopo anni si rivede il segno “più”: le opere “andate a gara” sono state 405, +13% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, per un valore complessivo pari a 218 milioni di euro (-23% rispetto al 2014). «A fronte di un aumento del numero delle gare, soprattutto quelle più piccole, si registra però anche una netta riduzione della spesa pubblica per gli appalti», sottolinea Francesco Porcu, segretario regionale della Cna Sardegna.
Il calo è legato, sostanzialmente, alla fase ancora difficile che vivono le grandi opere in Sardegna. Il settore è riuscito a contenere i danni grazie ai lavori pubblici sotto i cinque milioni di euro. Qui il mercato è in crescita: in quattro mesi si sono registrate 357 gare per un importo pari a 132 milioni, mentre nel 2014 erano state bandite 304 gare per poco più di 100 milioni. Il numero delle opere pubbliche di valore superiore ai cinque milioni di euro è diminuito, passando da 11, nel 2014, a 8. In discesa anche il fatturato: 180 milioni nel 2014 contro gli 80 nel 2015. Di queste una soltanto supera i 15 milioni (la gara promossa dal Ministero dell'Economia per la manutenzione ordinaria e straordinaria sugli immobili delle amministrazioni dello Stato), nessuna invece raggiunge i 50 milioni. Di fronte a questi dati, si è ridotto, inevitabilmente, anche il valore medio delle opere: era di circa 900.000 euro nel 2014, oggi è sceso a circa 600.000.
Se i Comuni sono gli enti che spendono di più, 339 le opere programmate (+42%) per un valore di 135 milioni (+121%), nei primi 4 mesi del 2015 a "soffrire" sono soprattutto le Province (solo 6 gare per un valore di 1,7 milioni contro le 27 per circa 9 milioni di euro nel 2014). La Regione, invece, ha promosso 20 gare per un valore di 3,4 milioni.
A livello territoriale, guida il mercato delle opere pubbliche la provincia di Cagliari: 101 opere programmate (il 25% di quelle complessive) e 84 milioni di euro (pari al 39% per valore totale regionale), ma rispetto al primo quadrimestre del 2014 il numero è diminuito del 5% mentre il fatturato è calato del 48%. In provincia di Nuoro il mercato (80 gare e 42 milioni) cresce rispetto al 2014; stesso discorso per Oristano, mentre a Sassari (60 gare a 45 milioni), le opere pubbliche crescono per numero ma diminuiscono per valore.
A leggere i dati delle gare già aggiudicate, non c'è da essere troppo ottimisti: da gennaio ad aprile sono state aggiudicate 181 opere pubbliche (-30% rispetto al 2014), per un valore complessivo di 155 milioni di euro (-23%). «I primi quattro mesi segnano un andamento indubbiamente negativo», sottolinea Mauro Zanda, presidente della Cna Costruzioni. «Questo risultato può essere ribaltato se si accelerano le procedure di messa in gara delle risorse previste dal piano regionale per le infrastrutture e dai fondi europei», aggiunge Francesco Porcu. Il riferimento è a «quei lavori immediatamente cantierabili, dissesto idrogeologico, edilizia scolastica ed efficientamento energetico degli edifici».
Mauro Madeddu