Rassegna Stampa

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Nuovo centro commerciale a Cagliari: "Un fallimento per la città"

Fonte: web Castedduonline.it
26 maggio 2015

 

 

Confesercenti e Confcommercio sul piede di guerra: “Percorreremo ogni strada possibile per contrastare la nascita di nuovi centri commerciali”

Autore: Federica Lai il 25/05/2015 11:06

 

 

Nuovo centro commerciale in via dei Tigli, a Pirri, a ridosso dell’Asse mediano. Il Comune, che ha già detto di voler dividere il centro in tre distinte volumetrie, dovrà esprimersi domani sulla sua realizzazione, ma la polemica nel tessuto commerciale cittadino è già esplosa. “Basta – dice preoccupato Roberto Bolognese, presidente di Confesercenti – ci stanno portando al fallimento”. “Nessun beneficio per il commercio e l’economia cittadina - aggiunge Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio – siamo contrari a una deregulation così esasperata”. Il progetto ha già avuto il via libera degli uffici comunali, e quello della commissione Urbanistica. Domani il documento passerà al vaglio del Consiglio comunale dove è già pronto un emendamento della maggioranza che prevede “la suddivisione del lotto in tre parti e la conseguente realizzazione di tre volumi distinti, ognuno dei quali con una superficie inferiore ai 2.500 mq, dimensione che rappresenta il limite superiore delle medie strutture di vendita. Inoltre si chiede che la superficie fondiaria, ovvero la superficie che determina la potenzialità edificatoria rimanga invariata rispetto alle previsioni del Puc, mantenendo come standard a parcheggio o a verde l'area derivante dalla diminuzione della viabilità”. Le associazioni di categoria. “Ormai assistiamo a un proliferare di centri commerciali che non ha eguali – sottolinea Bolognese – A Elmas, il Bricoman a Selargius, altri centri a Sestu e San Sperate e ora questo: ormai stiamo battendo tutti i record mondiali. Un fenomeno che, tra l’altro, giova solo ai grandi costruttori non di certo ai piccoli negozi di vicinato che lentamente stanno scomparendo e con essi tutta la rete di persone che ci lavora: dall’affittuario al grossista, fino al commercialista e il fornitore. Un sistema ramificato che produce più lavoro di un centro commerciale”. “La Sardegna è la regione europea con il più alto indice di metri quadri di centri commerciali per abitante – spiega Bertolotti – ma anche con un reddito pro capite tra i più bassi in Europa, non si capisce il grande business a cui si vuole puntare”. Associazioni di categoria preoccupate, quindi, e pronte al dialogo per trovare soluzioni e contrastare la nascita di nuovi centri commerciali. “Serve un riequilibrio tra grande e piccolo commercio – aggiungono Bolognese e Bertolotti – con la valorizzazione dei negozi di vicinato. Stiamo studiando modelli commerciali di altre regioni europee dove questo fenomeno non ha un’incidenza così elevata, e valutando possibili soluzioni da proporre alle istituzioni per pianificare il futuro commerciale cittadino”.