LA POLEMICA. Dell'area a ridosso dell'Asse mediano si parlerà oggi in Consiglio
I titolari: abbiamo diritto a una risposta dal Comune
Il progetto arriverà in Consiglio comunale preceduto dalle polemiche e con un nome che non piace a chi lo dovrà realizzare, “centro commerciale”. «Pensiamo non sia appropriato. Vogliamo semplicemente costruire in tre lotti altrettanti edifici che garantiscono i più disparati servizi. Per esempio un laboratorio di analisi, oppure un punto vendita di materiale ospedaliero. Non so quindi se possa essere definito centro commerciale o magari supermercato a cinque corsie». È quanto sottolineato da Corrado Frau a nome degli otto proprietari dell'area che dà su via Dei Tigli, individuata per un'iniziativa che oggi sarà discussa in Municipio dopo essere stata valutata e approvata dalla Commissione urbanistica.
I PROPRIETARI «Abbiamo rispettato tutte le prescrizioni tecniche comunali», spiega Frau, «ma principalmente tengo a ribadire che non c'è alcuna intenzione di speculare sulla cubatura. Vogliamo solo rendere più piacevole una zona di Cagliari oggi abbandonata». Un servizio per i cittadini, a suo dire, «ed è un diritto nostro avere e un dovere dell'amministrazione comunale dare risposte a chi vuole un miglioramento dell'immagine del capoluogo. Soprattutto, in questo caso non si tratta di una corsa al metrocubo». Ora gli otto proprietari dei terreni aspettano la decisione definitiva del Comune, «sperando non vada in standby dopo il Consiglio di oggi». L'area è a ridosso dell'Asse mediano e ci sono ancora alcuni problemi sulla viabilità, «ma anche per quelli stanno valutando una soluzione, aspettiamo con fiducia».
I COMMERCIANTI I tre lotti avranno un indice edificatorio inferiore ai 2.500 metri cubi, sono previsti anche parcheggi e l'area verde. Ma l'idea non piace alle associazioni di commercianti, che vedono in una iniziativa di così grandi dimensioni, in un periodo di grave crisi, un'ulteriore minaccia per le loro attività. Soprattutto per quelle più piccole. Ma l'errore, secondo Frau, sta a monte. «Non chiamatelo centro commerciale», ribadisce. Oggi la parola passa ai consiglieri, che dovranno discutere di quale impatto il progetto possa avere sulla zona di Cagliari individuata per la costruzione. La maggioranza ha preparato un emendamento che garantisca la suddivisione della volumetria in tre parti. Se ne discuterà con in sottofondo l'eco dell'allarme lanciato dai rappresentanti dei negozianti, i quali hanno anche denunciato una presenza record di queste grandi strutture nel capoluogo. «Ma noi vogliamo solo dare un'immagine più bella della città», ribatte Frau.
V. S.