Rassegna Stampa

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Inferno San Michele: sos tossicodipendenti e siringhe a cielo aperto

Fonte: web Castedduonline.it
22 maggio 2015

 


Genitori preoccupati, i bambini vanno a scuola mentre i drogati si "bucano" per strada

 


Autore: Redazione Casteddu Online il 21/05/2015 16:37

 

 

 


Tossicodipendenti, degrado, discariche a cielo aperto e Istituzioni pressoché assenti. Tra via Cornalias, Via Serbariu e le vie Piovella, Quirra, Cinquini, Bacu Abis e via Serpieri, lo stato d’animo dei Cittadini ribattezzati “di serie B”, è sempre lo stesso: cambiano le giunte, assessori, consiglieri comunali e si alternano gli incarichi tra Enti che dovrebbero cambiare le cose, ma di fatto tutto rimane irrisolto.

SCUOLE E BAMBINI. Tra i genitori preoccupati del fenomeno nel quartiere, si segnalano anche i casi delle scuole di via Meilogu, dell’asilo di via Serbariu (dirimpetto alla cabina elettrica ENEL di via Cinquini, area peraltro comunale), Colle San Michele (tra i vecchi fortini militari), oltre poi all’emblematico caso dei tossici dentro i cortili e i reparti del’ospedale SS.Trinità, a Is Mirrionis.

DISCARICHE A CIELO APERTO. E si riapre l’annoso problema delle siringhe, gettate ovunque, per strada, nei marciapiedi e nei pochi angoli di verde pubblico, nelle piazze, curate per conto del Comune o dagli stessi privati, ma è tutto tempo perso. Il caso di Via Serpieri (strada chiusa tra le palazzine in cui vivono anziani e pensionati ma anche decine di coppie giovani), è emblematico: quotidianamente, la zona circostante dirimpetto alle case, è frequentata da decine e decine di tossicodipendenti i quali, approfittando dei cumuli di rifiuti e delle sterpaglie attorno al perimetro dell’area interessata che separa il Colle San Michele da una vecchia ed oramai arrugginita rete metallica, si appartano per il consumo della dose giornaliera acquistata. Centinaia di siringhe vengono gettate nelle vicinanze, ma soprattutto l’immensa distesa di erbacce, sterpaglie e rifiuti di ogni genere, hanno creato come è intuibile, una discarica a cielo aperto.

«Ieri pomeriggio – racconta una signora che abita di fronte al degrado – due macchine della polizia hanno fermato per l’ennesima volta due giovani, ma serve a ben poco. Tutto questo schifo di fronte a casa nostra è un pugno nello stomaco, col pericolo di zecche, siringhe ed anche degli incendi, dato che oltre ai rifiuti ci sono le erbacce. Siamo stanchi di promesse elettorali, del solito “faremo ..state tranquilli”, ma in tanti anni qui non s’è visto mai nessuno a pulire o a darci risposte concrete». I cittadini infuriati hanno già preparato un esposto, l’ennesimo per la cronaca, che si spera possa quanto meno risolvere questa drammatica situazione.

Foto-servizio del giornalista/fotografo, Alessandro Congia per www.castedduonline.it