I Rover e le Scolte dell'Agesci, Associazione Guide e Scout cattolici italiani, Sardegna hanno consegnato alle istituzioni la "Carta del Coraggio".
Autore: Federica Lai il 16/05/2015 19:17
Una "Carta del Coraggio", elaborata durante la Route Nazionale dell'agosto 2014 a San Rossore, che impegna i giovani ad essere cittadini attivi nel loro territorio e cristiani significativi nella Chiesa, attraverso un agire concreto per "lasciare il mondo migliore di come lo hanno trovato". Il documento è stato consegnato dagli scout, grandi e piccoli, questa mattina alle istituzioni durante un incontro in Municipio, presenti il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il sindaco Massimo Zedda.
Oltre 600 giovani sardi si sono ritrovati insieme ad circa trentamila ragazzi provenienti da tutt’Italia per percorrere 183.000 chilometri in 456 Route (itinerari) distribuite in tutte le regioni italiane, dove i ragazzi hanno avuto la possibilità di esprimere il loro esserci e la volontà di mettersi in gioco. "La Carta del coraggio - spiegano gli scout nel documento - è la voce dei Rover e delle Scolte, un pezzo della loro storia, e insieme l’offerta delle nostre mani, dei nostri piedi, a servizio di questo tempo. Tempo in cui i Rover e le Scolte hanno avuto il coraggio di dire 'Noi ci siamo, e noi con loro'".
Servitù militari, partecipazione, difesa dell'ambiente, opportunità per i giovani: sono alcuni dei temi proposti dai ragazzi delle associazioni scout Agesci al presidente della Regione Francesco Pigliaru e al sindaco di Cagliari Massimo Zedda durante l'incontro "Sardegna terra di coraggio", organizzato stamattina nell'Aula consiliare del Comune di Cagliari. Pigliaru ha ricordato le azioni intraprese dalla Giunta regionale sulle tematiche lanciate dai giovani e ha sottolineato che "la Regione sta puntando moltissimo sul Progetto Iscola con l'obiettivo di garantire ai ragazzi sardi una istruzione migliore e maggiori possibilità di coltivare i propri talenti per trovare spazio nel mondo di oggi".