L'assessore Erriu sulla città metropolitana: collaborazione tra enti e Comuni
L'obiettivo è non ripetere l'errore delle otto Province per un'isola di un milione e seicentomila abitanti. «Con le città metropolitane non si deve cadere nella stessa tentazione: ne basta una», dice il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, tirando ovviamente l'acqua al suo mulino.
«Altrimenti tra dieci anni si arriverebbe a un referendum abrogativo. Sento parlare di Sassari come seconda città metropolitana della Sardegna. A quel punto anche Olbia vorrebbe una sua area vasta. E dopo ci sarebbero Nuoro, Oristano. Pure Las Plassas potrebbe diventare città metropolitana», scherza il primo cittadino.
IL CONVEGNO La questione però è seria e ha monopolizzato il dibattito organizzato dal servizio Pianificazione strategica e territoriale del Comune, insieme al Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell'Università. Un seminario di due giorni sulle nuove «geografie metropolitane» disegnate dalla riforma Delrio.
I NUMERI L'area vasta di Cagliari comprende 16 comuni. Oltre al capoluogo, ci sono Assemini, Capoterra, Decimomannu, Elmas, Maracalagonis, Monserrato, Pula, Quartu, Quartucciu, Sarroch, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro, Sinnai e Villa San Pietro. Più di mille chilometri quadrati per 421mila abitanti. La densità abitativa del territorio è di 379 abitanti per chilometro quadrato, ovvero il 25,4 per cento dell'intera popolazione sarda. I numeri, in questo caso, sono più che mai importanti. «Attraverso numeri indiscutibili», ha detto l'assessore regionale agli Enti locali Cristiano Erriu, «si mette in evidenza come la città metropolitana di Cagliari non nasca in contrapposizione, ma per collaborare con il resto dei Comuni e degli enti della Sardegna».
BILANCI ON LINE L'assessore ha anche annunciato che presto sarà disponibile sul web «un sistema di consultazione dei bilanci di tutti i Comuni dell'isola, realizzato dagli Enti locali. Sarà strumento molto utile». Al convegno, durante il quale sono intervenuti anche la docente di Urbanistica Emanuela Abis e il direttore del centro documentazione e studi dei Comuni italiani Walter Tortorella, Francesco Agus ha tracciato il percorso della riforma in Consiglio regionale: «Abbiamo convocato in commissione i sindaci delle 16 amministrazioni interessate dalla città metropolitana, contiamo di portare in aula il testo definitivo entro la fine di giugno». Secondo il consigliere regionale di Sel bisogna evitare campanilismi: «La città metropolitana è un'occasione che può servire a trainare il resto della regione. Altrimenti c'è il rischio che Cagliari diventi la capitale di un'isola deserta».
Michele Ruffi
Sassari seconda città metropolitana? Anche Las Plassas potrebbe diventarlo
Presto sarà
on line un sistema di consultazione dei bilanci di tutti
i Comuni dell'Isola