Presentati ieri in Comune
«La Carta del coraggio ora è nelle mani del presidente della Regione e del sindaco di Cagliari». Gli scout dell'Agesci hanno consegnato a Francesco Pigliaru e Massimo Zedda il documento realizzato da 600 Rover e Scolte sardi (maschi e femmine tra i 16 e i 21 anni) per offrire il proprio contributo alla politica e alla società definito durante il raduno nazionale dell'estate scorsa a San Rossore. Ogni “clan” ha realizzato un progetto con “azioni di coraggio”, alcune delle quali sono state raccontate ieri mattina nell'aula consiliare del Municipio.
Il gruppo Cagliari 5, in particolare, ha mostrato il lavoro svolto per fare chiarezza sulla presenza delle basi militari nell'Isola, un progetto realizzato con interviste e sopralluoghi nei poligoni «contro la svendita del territorio alle basi militari». Un progetto accolto con favore dal presidente Pigliaru che ha ricordato gli sforzi in atto per trattare con i militari in modo da ridurre l'impatto sulla Sardegna e permettere all'Arpas di eseguire tutte le analisi necessarie per garantire la sicurezza di chi lavora nei poligoni e di chi vive nell'Isola.
Ma le “azioni di coraggio” portate avanti dai giovani scout vanno in diverse direzioni, come nel caso del gruppo di Iglesias che ha rimesso a nuovo una piazza semi-abbandonata dedicata al fondatore Baden Powell. Prendendo spunto da questa iniziativa Massimo Zedda, dopo aver ricordato il suo passato da lupetto, ha dato al sua disponibilità per collaborare a progetti analoghi anche su Cagliari.
Marcello Zasso