Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Alluvione, a rilento i risarcimenti

Fonte: L'Unione Sarda
2 marzo 2009

In città presentate 761 domande, la metà a Pirri. Le imprese attendono quattro milioni

La Regione ha poco personale: «Cercheremo di accelerare»

Il Comune, che gestisce le pratiche delle attività produttive, prova ad accelerare. Istituita una task force composta da sette geometri che stanno lavorando per l'istruzione delle pratiche.
L'alluvione del 22 ottobre ha sconvolto la vita di tante famiglie, ma i risarcimenti per chi ha avuto danni alla propria casa, automobile o attività commerciale tardano ad arrivare. E purtroppo si prevedono tempi lunghi. Dopo quattro mesi dal nubifragio, infatti, nessuno è in grado di ipotizzare una data - seppure orientativa - entro la quale i proprietari che hanno fatto domanda riceveranno gli indennizzi. Prima tra tutte la Regione, che ha il compito di erogare i contributi: c'è carenza di personale e gli uffici del Servizio di Protezione civile faticano a smaltire le pratiche.
I NUMERI In tutta la città sono state presentate 761 domande di risarcimento: 472 riguardano beni mobili come auto, moto, elettrodomestici, arredi e altri beni distrutti dall'acqua, 163 invece sono relative a beni immobili, come abitazioni e scantinati, e 126 riguardano le attività imprenditoriali, dai negozi alle merci, dai magazzini ai mancati guadagni da parte dei titolari delle aziende. Per quanto riguarda l'ammontare dei risarcimenti, l'unico dato disponibile riguarda proprio le imprese commerciali: circa 4 quattro milioni di euro.
PIRRI: 335 DOMANDE La maggior parte delle domande proviene dal territorio di Pirri, l'area più colpita dagli allagamenti: 126 (su 263) per beni immobili, 59 (su 163) per le attività produttive, ancora da calcolare quelle relative ai beni mobili. «Oltre ai risarcimenti, la comunità di Pirri attende che sia realizzato quanto prima il progetto da 15 milioni studiato dall'Università per ridisegnare il sistema di smaltimento delle acque piovane, in modo che in futuro non capitino più situazioni analoghe», ricorda il presidente della municipalità Tonio Melis, che pochi giorni fa ha invitato un dirigente del Comune alla riunione del Consiglio proprio per fare il punto sullo stato di avanzamento delle pratiche e sui tempi per i risarcimenti.
TEMPI LUNGHI La Regione ha già ricevuto dal Comune le pratiche che riguardano gli indennizzi per i beni mobili: l'esame della documentazione però procede a rilento perché, come fanno sapere dal Servizio di Protezione civile della Regione, il personale scarseggia e deve gestire le domande provenienti da tutta la Sardegna. Il responsabile dell'ufficio annuncia comunque l'imminente accelerazione delle operazioni.
NORME DA INTERPRETARE Le richieste di risarcimento che riguardano i beni immobili sono ancora in mano al Comune che sta ultimando l'istruttoria e, prima di inviarle alla Regione, deve risolvere alcuni problemi d'interpretazione delle norme regionali. «In ogni caso abbiamo già portato a termine le istruttorie e siamo a buon punto», spiega in merito a queste ultime l'assessore comunale alla Pianificazione dei servizi Gianni Giagoni. «Per quelle relative alle attività produttive servirà più tempo perché richiedono procedure particolarmente complesse. Ma abbiamo voluto accelerare attraverso l'istituzione di una task force composta da sette geometri che stanno lavorando alacremente per l'istruzione delle pratiche».
Il Comune deve esaminarne ancora 125, dopodiché le invierà alla Regione che provvederà a liquidare i contributi anche per questo tipo di domande.
NICOLA PERROTTI

02/03/2009