Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Cagliari paghi i (molti) debiti oppure addio all'Area vasta»

Fonte: L'Unione Sarda
18 maggio 2015


ELMAS. Il sindaco dà l'ultimatum mentre si discute di città metropolitana

 


«La Città metropolitana sarà senza aeroporto: Elmas non ci sarà». Valter Piscedda sindaco del Comune indipendente dal 1990 non ci sta: «Fino a quando Cagliari non avrà sistemato i conti, non rientreremo sotto il suo controllo».
Il sindaco di Elmas si ritrova in una doppia veste con ruoli contrapposti: consigliere regionale di maggioranza che lavora alla nascita dell'area metropolitana e primo cittadino di un Comune che rifiuta di farne parte. «Sto lavorando alla nuova legge sul riordino degli Enti locali, ma ho anche chiesto all'assessore regionale il decreto che aspettiamo dal 1990: senza quello Elmas non entra».
MUTUO IN SOSPESO Quando c'è stata la secessione del territorio masese non è stata formalizzata la chiusura di tutti i rapporti e ci sono costi che il Municipio di Piscedda non vuole accollarsi. «Le oltre cento case popolari di via Don Piras, via del Mare e via Sestu sono ancora di Cagliari. Dopo una lunga trattativa gli uffici del Comune ci hanno risposto che siccome era stato acceso un mutuo per costruirle o paghiamo un milione e 400 mila euro per estinguerlo oppure ce lo accolliamo». Il problema è emerso quando Elmas ha deciso di vendere le case popolari agli inquilini che ci abitano, solo a quel punto si è scoperto che il padrone di casa era un altro.
«Quando Elmas ha raggiunto l'autonomia sarebbe dovuto arrivare un decreto dell'assessorato regionale agli Enti locali per definire tutti i beni nella nostra disponibilità, valutando i debiti ma anche i crediti a favore della quota parte di abitanti che stava lasciando Cagliari, ma nulla è stato fatto. Ho già dato mandato a un avvocato per fare causa al Comune di Cagliari: se entro l'estate non verranno chiuse le pratiche, andremo avanti».
I CONTI APERTI In ballo ci sono anche i diritti di superficie di alcune lottizzazioni e i debiti per la costruzione del cimitero. «È stato completato poco prima dell'autonomia, ma non sono mai stati pagati gli espropriati - spiega Piscedda - hanno fatto causa a Cagliari e il giudice ha stabilito che era Elmas il Comune cui dovevano chiedere conto. A quel punto abbiamo deciso di transare e pagare 250 mila euro: soldi che il Comune di Cagliari si rifiuta di restituirci». Per chiudere il caso il consigliere regionale Pd propone un accordo: Cagliari si accolla i debiti ed Elmas rinuncia ai crediti. «Al momento della separazione avremmo avuto diritto, in base alla nostra percentuale di abitanti, a parte di tutti i beni del capoluogo: dal Sant'Elia al Ctm passando per il Lirico. Siamo pronti a rinunciare a tutto se Cagliari chiude le pratiche aperte».
Marcello Zasso