La nomina era nell'aria da tempo e sarebbe arrivata al più tardi martedì sera in Consiglio comunale, ma Massimo Zedda ha deciso di anticipare di qualche giorno: l'ex segretario cittadino del Pd Yuri Marcialis entra in giunta - avrà le deleghe allo Sport e ai Servizi al cittadino - per distribuire meglio il lavoro nell'ultimo anno prima delle elezioni e per rinsaldare i rapporti con il Partito democratico. Una nomina sfiorata quattro anni fa quando il sindaco si trovò a comporre il suo primo esecutivo: «Era già stato indicato dal Pd nel 2011», ha rivelato ieri Zedda in conferenza stampa.
LE DELEGHE Marcialis si occuperà dello Sport, settore fino a ieri nelle mani di Enrica Puggioni (che conserverà le deleghe a Cultura, Spettacoli e Pubblica istruzione) e dei Servizi al cittadino. L'ex segretario del Pd punterà soprattutto «sulla comunicazione» e cercherà di creare «un rapporto a due vie tra il Comune e le istanze dei cagliaritani e dei vari quartieri. Sono pronto a collaborare col resto della giunta e soprattutto con chi mi ha preceduto allo Sport». Il sindaco manterrà il controllo dell'assessorato al Bilancio (è così fin dalle dimissioni di Gabor Pinna, arrivate due anni fa) ma non ha escluso un nuovo ingresso in Giunta: «La legge impone di non superare il tetto di nove assessori: ci sto riflettendo, ma non è la priorità in questo momento. Il bilancio 2015 è stato approvato, per ora non c'è bisogno».
GLI EQUILIBRI La scelta di nominare Yuri Marcialis consentirà a Zedda «di rafforzare in maniera importante l'azione politica anche dal punto di vista numerico in un momento diverso rispetto all'inizio, perché ora si consegnano i risultati». E soprattutto garantirà al sindaco una maggiore vicinanza al Pd (in particolare all'area di Ignazio Angioni, a cui è legato il neoassessore) in vista dell'avvicinarsi di un momento decisivo: le possibili primarie per la scelta del candidato sindaco nel 2016.
LE PRIMARIE Il primo cittadino ha già annunciato in più di un'occasione di puntare a un secondo mandato. Ma lo statuto del Pd prevede che il candidato venga scelto attraverso le primarie, qualora venga richiesto da una parte dell'assemblea del partito o degli iscritti. Zedda, che quella corsa l'ha già vinta da outsider nel 2011, potrebbe voler evitare sgambetti o sorprese.
Michele Ruffi