Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Giorgino, sabbia e rifiuti In pieno degrado

Fonte: L'Unione Sarda
11 maggio 2015


Tutelato e affollato solo il breve tratto di Sa Scafa gestito dagli stabilimenti

la spiaggia che amarono i cagliaritani 


Sarà anche stata la più amata dai cagliaritani, ma vista oggi, nel suo stato di degrado, diventa difficile pensare quanto bella possa essere stata, un bel po' di decenni fa, la spiaggia di Giorgino. Sa Scafa, come la chiamavano i bagnanti arrivati dalla città. Distese di alghe. Distese di spazzatura. Perché qui, dove l'acqua sfiora la Sulcitana dopo aver ingoiato metri e metri di litorale, sottraendolo agli ombrelloni e al popolo dei fedelissimi della costa sud-occidentale tra Cagliari e Capoterra, l'immondezza regna sovrana.
I VENTI A scaricare forza d'urto e rifiuti su quel che resta della sabbia, ci pensa il mare. A piacere lo scirocco, il libeccio, pure il levante che trasferiscono sulla terraferma ciò che gli uomini scaraventano al largo da navi, mercantili e via discorrendo. Il resto lo fanno gli sporcaccioni di turno che si disfano di immondizie varie alleggerendo cofani di auto e cassoni di camioncini. Ingombranti e non crescono così, alla rinfusa, tra l'asfalto e la battigia.
LO SCONCIO A Giorgino c'è di tutto. L'ultima spazzatura dimenticata sull'arenile è anche firmata. Rotoli di cavi della nuova linea, ultima generazione, della fibra ottica, lasciati sulla sabbia al fianco dei pozzetti realizzati da Telecom o da qualche società che ha operato per suo conto. Sono lì da tempo. Tanto da far pensare che non si sia trattato di una semplice distrazione.
È così per otto chilometri. Una scia di sacchetti, di barattoli, di bottiglie. Lo sconcio scritto anche sulle palme messe a dimora più di venticinque anni fa e mai gestite. Potate, Curate.
«Un peccato», sbotta la titolare dello stabilimento balneare Non solo Mare, Irene Mura. «Se questa spiaggia fosse valorizzata forse si potrebbe davvero recupera e sottrarre al degrado». Un po' come si è fatto davanti al Villaggio pescatori di Giorgino. «Abbiamo la concessione da vent'anni e nostro compito prioritario è tener pulita la spiaggia. Il tratto libero l'ha ripulito nei giorni scorsi il Comune ma qui bisogna lavorare spesso perché il levante non scherza e trasporta di tutto».
IN RIVA Ieri mattina di bagnanti non ce n'erano tantissimi, «ma domenica scorsa - assicurano al Villaggio pescatori - qui davanti c'era davvero tanta gente». Non è il Poetto, non sono certo gli arenili da sogno di Chia, di Villasimius. Ma il fascino di una caletta che guarda verso la città e conserva profumi e colori del passato, richiama ancora parecchi cagliaritani. Oltre a chi, naturalmente, qui abita e cerca di mantenere nel migliore dei modi la “sua” Scafa. Pulita. Senza rifiuti.
Andrea Piras