Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Aggiudicato l'appalto dei veleni

Fonte: L'Unione Sarda
27 febbraio 2009

Prima della decisione del Tar il Comune affida il servizio. Resta in piedi l'inchiesta penale

All'Aipa la riscossione di Cosap e imposta sulla pubblicità

Dopo tre lettere anonime il sindaco presentò un esposto e la procura aprì un'inchiesta.
Anni di veleni, accuse, lettere anonime. E un'inchiesta della procura avviata alla fine del 2007 dopo un esposto del sindaco e dell'allora assessore al Bilancio Ugo Cappellacci. L'appalto per l'accertamento e riscossione dell'imposta comunale sulla pubblicità, del diritto sulle pubbliche affissioni e del canone per l'occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap) e della manutenzione degli impianti delle pubbliche affissioni, sembrava non dovesse mai essere aggiudicato. E infatti la Gestor, la società che svolgeva il servizio dal '96, aveva ottenuto due rinnovi (2000 e 2002 con scrittura privata) e cinque proroghe annuali sino al 2007, quando il Comune aveva deciso di occuparsi in proprio della riscossione.
GARA ANNULLATA Ma lo farà ancora per un mese perché il 23 gennaio, precedendo di cinque giorno un'ordinanza del Tar, il Comune ha deciso di aggiudicare l'appalto all'Aipa (Agenzia italiana per le pubbliche amministrazioni) che aveva proposto ricorso contro la decisione della commissione di gara di non accettare nessuna delle tre offerte presentate - quelle di Gestor, Dogre e, appunto, Aipa - e di mandare la gara deserta. La decisione, che risale al 17 aprile del 2008 ed è stata formalizzata con una determinazione dirigenziale dell'8 maggio, è stata giustificata con il fatto che nessuna dette tre società aveva inserito i costi sicurezza nell'offerta economica. In realtà, avevano obiettato i partecipanti, i costi erano stati inseriti, ma in un foglio allegato.
IL RICORSO I legali dell'Aipa si erano rivolti subito al Tar ed i giudici amministrativi, con decisione dell'11 giugno 2008, avevano sospeso la decisione di non aggiudicare la gara. Così il Servizio Tributi del Comune ha riesaminato l'iter e il 23 gennaio, cinque giorni prima che la prima sezione del Tar decidesse nel merito della causa, ha aggiudicato provvisoriamente la gara all'Aipa. Terminata la verifica dell'Ufficio appalti, l'aggiudicazione sarà definitiva ed il servizio sarà gestito dalla società vincitrice. «Confido che i colleghi termineranno tutto entro un mese», preannuncia il capo dell'ufficio Tributi Maria Letizia Sanna.
AFFARE DA DIECI MILIONI Per l'Aipa è un affare che vale un guadagno certo 1,2 milioni di euro in tre anni. Più tutto quello che riuscirà a incassare. L'appalto vale infatti dieci milioni e 725 mila euro per tre anni. La società vincitrice, stabilisce il bando, deve assicurare un minimo garantito di 3,3 milioni all'anno per tre anni (1,8 di Cosap, 1,5 di pubblicità) ed ha diritto a un aggio dell'11,66%. Il contratto prevede anche che la società assuma i 10 dipendenti che hanno lavorato per la Gestor (tre affissatori e sette impiegati).
L'INCHIESTA PENALE Se sotto l'aspetto amministrativo la questione riscossione sembra risolta, resta in piedi tutto il fronte penale. Dopo aver ricevuto tre lettere anonime in cui si ipotizzava il pagamento di tangenti non si sa a chi per favorire qualcuno in quella gara, il 15 dicembre del 2007 il sindaco Emilio Floris e l'assessore al Bilancio Ugo Cappellacci, consegnarono un esposto al procuratore capo Mauro Mura. Il pm Massidda aprì un fascicolo contro ignoti e delegò le indagini alla Guardia di Finanza. Ad oggi non c'è alcun indagato.
LA VICENDA Fu l'epilogo di una vicenda controversa. Il primo contratto con la Gestor venne stipulato il 28 giugno del 1996 e fu rinnovato con scrittura privata il 24 ottobre 2000 e rinegoziato nel 2002 in esecuzione di una determinazione dirigenziale. Da allora è stato prorogato per cinque volte: il 31 dicembre 2004, il 29 dicembre 2005, il 22 giugno 2006, il 22 dicembre 2006. È scaduto il 30 giugno 2007 ed è stato procrastinato per ulteriori tre mesi sino al 30 settembre.
BANDO PROROGATO Il 26 luglio venne pubblicato il bando di gara ma la scadenza, prevista inizialmente il 10 settembre, venne prorogata al 19 ottobre “a seguito di modifiche del bando” che ha reso necessario “il ritiro e la ripresentazione delle offerte pervenute”. Nel secondo bando il Comune inserì nuovi requisiti che potrebbero aver attirato l'attenzione dei delatori. Eccone alcuni: le società partecipanti devono aver conseguito un fatturato sui servizi oggetto dell'appalto negli esercizi finanziari 2004,2005,2006 per un importo complessivo inferiore a 3 milioni , e devono dichiarare di aver svolto per almeno 36 mesi negli ultimi cinque anni i servizi oggetto del bando”. Tanto bastò per far pensare a qualcuno che il nome del vincitore fosse già scritto.
FABIO MANCA

27/02/2009