Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scatta l'operazione risparmio: il Comune ora taglia i rami secchi

Fonte: L'Unione Sarda
4 maggio 2015


CONSIGLIO. Domani l'esame e il voto del Piano operativo delle partecipazioni societarie

 


L'operazione risparmio del Comune può percorrere itinerari diversi ma convergere su un obiettivo obbligato: tagliare i rami secchi. Con il “Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni” - in breve: rivisitazione del ruolo e del peso dell'Amministrazione sulle società partecipate, come prevede la legge di stabilità 2015 - il risultato deve anche essere immediato: entro l'anno (lo stabiliva il Piano Cottarelli del 7 agosto 2014) il processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie, direttamente o indirettamente possedute, deve essere visibile sostanzioso. Per avere un'idea: in campo nazionale si auspicava un anno fa la riduzione delle società partecipate da circa 8 mila e mille.
AULA In Consiglio comunale martedì scorso sul punto c'è già stata una discussione preliminare. Ninni Depau, presidente dell'Assemblea di palazzo Bacaredda: «Sulla base di quanto dispone il patto di stabilità, entro il 31 marzo i sindaci devono definire e approvare un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie, ma anche modi e tempi di attuazione e l'esposizione dei risparmi da conseguire». Operazione che il sindaco Massimo Zedda ha fatto. «Trattandosi di un Piano del sindaco, in questo caso non emendabile», chiarisce il presidente Depau, «la discussione si è soffermata sul ruolo del Consiglio. La delibera prevede alcuni casi di intervento che richiedono, per la realizzazione concreta, la condivisione da parte del Consiglio comunale».
LA SCELTA L'Aula ha però deciso di emendare la delibera nel punto in cui viene chiesto di condividere il Piano operativo. «Quando la delibera sarà formulata per l'approvazione», sottolinea il presidente del Consiglio, «al posto di condividere sarà scritto prende atto del Piano». Il processo di razionalizzazione deve portare alla eliminazione delle società e delle partecipazioni non indispensabili, alla soppressione delle società con un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti e, tra i vari altri dispositivi, a “contenere i costi di funzionamento” anche “riducendo le relative remunerazioni”.
IL VOTO Nella seduta consiliare di domani il Piano sarà votato. Negli ultimi anni il Comune ha deliberato lo scioglimento (19 dicembre 2013) e la liquidazione della società in house Multiservizi Cagliari srl, con la stessa deliberazione “non furono ravvisati i presupposti per il mantenimento della partecipazione” nella “Società Ippica srl” ma in questo caso il Consiglio, pur “deliberando per la sua dismissione” ne “rinviò la realizzazione”.
Pietro Picciau