CONSIGLIO REGIONALE.

«Il disegno di legge di riforma degli Enti locali è stato approvato dalla Giunta lo scorso 15 gennaio, prima del via libera da parte del Governo alla legge di stabilità. L'esecutivo Renzi, con quel provvedimento, ha tolto l'acqua ai pesci sottraendo importanti risorse per la riqualificazione del personale. La Commissione proporrà delle modifiche al Dl 176 che tengano conto delle novità introdotte dalla legge di stabilità. C'è il massimo impegno da parte nostra perché vengano assicurati i livelli occupazionali e garantiti i servizi finora erogati dalle province». Lo ha detto il presidente della commissione Autonomia del Consiglio regionale Francesco Agus nel corso dell'ennesima audizione sulla riforma degli enti locali.
Mercoledì, a interloquire con i commissari, c'erano i sindacati autonomi e i rappresentanti delle società in house delle Province il cui lavoro è a rischio in tutta l'Isola. «C'è il pericolo concreto che gran parte del personale vada in esubero», ha detto Luca Locci (Usb). «Serve un'attenta analisi delle funzioni per capire quali potranno essere gestite dalle unioni e quali riportate in capo alla Regione. Tutti gli altri paesi europei continuano a mantenere i livelli istituzionali intermedi e a dotarli delle risorse necessarie per lo svolgimento delle loro funzioni», ha rimarcato Enrico Rubiu (anch'egli Usb) Rubiu, secondo il quale «non è solo un problema di costi ma di efficientamento dei serviz».
Per a garantire i servizi delle società in house sino al 31 dicembre servono 7 milioni di euro.