Le celebrazioni al via stamattina a Sassari: spesi solo 40 mila dei 160 mila euro disponibili
Oltre 40 eventi tra oggi e giovedì nei quattro capoluoghi storici
Pochi soldi, un'organizzazione dell'ultima ora: Sa die de Sa Sardigna 2015 è nata così, «acciuffata per i capelli» secondo qualcuno, anche se, precisa Claudia Firino, «la volontà non è mai venuta meno, siamo solo incappati in un incidente contabile». Cioè nell'impossibilità di spendere tutti i 160mila euro stanziati per la festa che celebra la cacciata dei piemontesi dall'Isola il 28 aprile 1794. «Mancava il tempo per bandire una gara, e si è optato per un affidamento diretto (alla società Terra de Punt) che però impone un tetto massimo di 40mila euro». Il che non ha impedito di realizzare un programma ricco (online su sadie2015.eu e sull'omonima pagina Facebook gli oltre 40 eventi tra oggi e il 30 aprile nei quattro capoluoghi storici), anzi, se possibile, continua l'assessore alla Cultura, «ci ha spinto a valorizzare l'idea di Sa Die come festa popolare, dando sostegno a iniziative dal basso, e proponendo una reinterpretazione in chiave contemporanea della giornata». Tra flash mob, film, laboratori, presentazioni di libri, rievocazioni storiche, recital, balli in piazza, visite guidate nei musei e nei luoghi degli eventi del 28 aprile 1794, «il filo conduttore in tema con l'Expo - spiega Tore Cubeddu di Terra de Punt - sono il cibo e la sostenibilità, l'idea di una Sardegna come terra fertile da valorizzare e di cui aver cura».
IL PROGRAMMA Primo appuntamento oggi a Sassari alle 10 con un laboratorio di cucina a cura dell'Istituto professionale dei servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera. Tra gli eventi principali: la celebrazione di Sa Die a Palazzo Regio a Cagliari (il luogo della ribellione nel 1794), la messa celebrata in cattedrale dall'arcivescovo Arrigo Miglio e la visita nei luoghi dei fatti del 28 aprile. Altri eventi il 28 a Oristano (balli e degustazione della Vernaccia), a Nuoro (visite al Man e alla casa di Grazia Deledda) e il 29 ad Alghero.
I CERCHI UMANI Tra le iniziative che la Regione sponsorizza (ma non finanzia), anche quella promossa dall'associazione “Sa die in tundu” che per il 28 ha organizzato un flash mob diffuso, «un evento», spiega uno dei promotori, Frantziscu Sanna, «che tenga assieme tutti i sardi a prescindere dalle appartenenze, attraverso la realizzazione di un piccolo gesto simbolico». E cioè: «Mettersi in cerchio e tenersi per mano in qualsiasi luogo ci si trovi, pubblicamente o privatamente. Tutti i cerchi umani realizzati in quella giornata rappresenteranno il nostro popolo e la sua storia».
LE BARCHE DI CARTA A costo zero anche l'iniziativa di Pier Franco Devias (A Manca pro s'Indipendentzia), nata 20 giorni fa e che solo su Facebook può contare su 1500 adesioni. «Da quest'anno il 28 aprile ognuno regalerà una barchetta di carta a un amico: significa ricordargli che a suo tempo i nostri antenati ci hanno insegnato che bisogna ribellarsi ai tiranni».
Poi, continua Devias, «ognuno è libero di imbarcare idealmente chi e cosa vuole, compresi i tiranni di oggi: gli inquinatori, le infiltrazioni mafiose, la politica corrotta e il malaffare».
E a proposito di inquinamento, il Consiglio regionale si riunisce il 28 alle 16 per dedicare la seduta di Sa die de Sa Sardigna a cinque mozioni sul tema delle scorie nucleari.
Roberto Murgia