Rassegna Stampa

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Sant’Efisio, Festa 2015 dedicata ai migranti vittime del naufragio

Fonte: web cagliaripad.it
24 aprile 2015

 

"Il dossier della candidatura è stato giudicato positivamente dalla Commissione Unesco - ha reso noto l'assessore comunale del Turismo, Barbara Argiolas - è un altro tassello importante nel percorso di riconoscimento fra i beni immateriali"
 

Tutto è pronto per la 359/a Festa di Sant'Efisio. Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha deciso di dedicare "questa festa religiosa del Mediterraneo alle innocenti vittime del naufragio nel Canale di Sicilia", che saranno ricordate anche sabato sera sul sagrato della chiesa di Bonaria, come ha annunciato don Giulio Madeddu, con una veglia di preghiera. Come ogni anno il capoluogo e l'Isola festeggiano la ricorrenza il Primo maggio per sciogliere il voto al martire guerriero che salvò la città dalla peste. Sono 94 i comuni rappresentati, 90 i gruppi folk, 280 cavalieri di cui 70 miliziani, 18 traccas, e 2.750 i devoti a piedi.
"Il dossier della candidatura è stato giudicato positivamente dalla Commissione Unesco - ha reso noto l'assessore comunale del Turismo, Barbara Argiolas - è un altro tassello importante nel percorso di riconoscimento fra i beni immateriali". La festa si snoda per quattro giorni con il momento clou il Primo maggio con la colorata processione in abiti tradizionali sardi fra ali di folla e col suono ancestrale delle launeddas che accompagna il cocchio dorato con la statua del Santo. Un viaggio da Cagliari a Nora, luogo del martirio e ritorno, passando per Pula, Villa San Pietro, Capoterra e Sarroch. Diverse le novità dell'edizione 2015: a precedere il passaggio del Santo quest'anno ci saranno anche le espressioni di preghiera, ovvero rosari, gosos o goccius che fanno parte dei repertori religiosi. Ognuno lo esprimerà nella propria variante linguistica. Non solo. L'attesa per il passaggio di S.Efiso sarà scandita dai canti di quattro formazioni corali in quattro punti della città.
Fede, tradizioni e cultura: nutrito il calendario di iniziative attorno alla ricorrenza. Dal 30 aprile al 3 maggio piazza del Carmine diventa un teatro aperto alla città, si parte con la rappresentazione teatrale "Efisio, un uomo e un santo" protagonisti Daniela Deidda e Stefano Raccis, seguiranno le espressioni del canto a più voci della tradizione sarda, tenore, cuncordu e tasgia gallurese. La sera dell'1 maggio ci sarà la tradizionale festa di ballo popolare e il 2 il concerto di Elena Ledda, rappresentante della musica popolare del Mediterraneo.
Domenica 3 sono in programma le gare poetiche in logudorese e campidanese. Il 4 nel cortile del Municipio, in occasione del ritorno del Santo, Gianluca Medas sarà protagonista del racconto su Efisio.
La vendita dei biglietti per le tribune posizionate lungo il percorso della processione è quasi sold out.