Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Caterina va in teatro

Fonte: La Nuova Sardegna
25 febbraio 2009

MERCOLEDÌ, 25 FEBBRAIO 2009

Pagina 37 - Cultura e Spettacoli



Murino star del Carnevale cagliaritano nello spettacolo «Carmina Burana»




ENRICO PAU

CAGLIARI. Non è un caso che il grande scenografo e costumista Emmanuele Luzzati sia il nume tutelare di questo Carnevale Cagliaritano di forte impronta teatrale. Lo testimoniano i suoi bozzetti e i suoi manifesti storici in bella mostra alla passeggiata coperta, le sue magnifiche animazioni per il cinema, create insieme al grande Giannini, proiettate sulla scalinata del Bastione. Lo dimostra l’idea di riempire la città di attori, ma meglio sarebbe definirli alla maniera della Commedia dell’Arte, comici, per non dimenticare le radici profonde del teatro italiano e quella tradizione teatrale, a pensarci bene uno dei primi fenomeni globali della storia culturale europea, capace di influenzare il teatro europeo dal Seicento in poi.
Un’influenza che ha ancora forti riverberi sulla scena contemporanea. Una storia come dimostrano gli eventi di questi giorni che ha ancora una grande forza espressiva, di grande impatto come testimoniano gli interventi della compagnia Cajca di Francesco Origo dove si mescolano la comicità e una vocazione alla recitazione all’improvviso. La contaminazione dei generi nei vicoli cagliaritrani ha prodotto un effetto singolare che ha messo insieme le maschere del carnevale sardo e la musica di Nino Rota. «È carnevale ogni stile vale». Questo deve essersi detto Orlando Forioso che ha dettato le linee artistiche di queste giornate dominate, forse pensando allo studioso russo Michail Bachtin, dal riso e dalla follia, dalla corporeità e dall’eccesso. Tutti caratteri che compaiono nello spettacolo presentato lunedì notte all’auditorium di Cagliari. Ispirato a quel capolavoro medievale che sono i «Carmina Burana». Opera maledetta per eccellenza nel suo portare dentro, i primi germi di una cultura profondamente laica di cui ancora oggi avvertiamo un forte bisogno, capace di mettere in discussione gli eccessi della Chiesa Medievale. Sulla scena, insieme a venti giovani attori cagliaritani, alcuni di grande talento e molto promettenti, Caterina Murino che sembra molto affascinata dal teatro.
Un segno di umiltà e di disponibilita alla fatica che questo genere impone, l’essersi messa a disposizione di un piccolo spettacolo nato in quindici giorni di prove e alla fine tirando le somme abbastanza riuscito. Inutile dire che la presenza della Murino ha richiamato una folla di fotografi e cineoperatori con i clik delle fotocamere che hanno fatto da colonna sonora insieme alle musiche di Carl Orff alla serata, che ha visto in platea la presenza di numerose autorità cittadine. L’idea di Forioso, autore anche del testo, è quella di rivisitare il capolavoro medievale usando alcuni modelli della commedia classica. Il naufragio di una compagnia di giullari, diretti in Terra Santa per le Crociate, finisce su un’isola che all’inizio sembra deserta ma poi si popola di donne, cavalieri e di un pizzicco di gioiosa follia.