CROCIERE. L'incremento delle linee aiuta a rivitalizzare un settore in grave crisi
I turisti spendono, anche se poco: soddisfatti i commercianti
«Ambo!», riecheggiava martedì nel porto di via Roma e in centro. Un'eco prolungata fino a ieri: nuovo ambo, ed è quaterna in due giorni. Cagliari fa di disgrazia virtù, dopo che le navi da crociera hanno eliminato la tappa di Tunisi (in seguito alla strage terroristica al museo del Bardo), sostituendola con la sosta nel capoluogo sardo. Due navi giunte, e ripartite, martedì (la Msc Preziosa e l'Eurodam della Holland American lines) hanno scaricato e riaccolto a bordo circa 6.200 turisti stranieri e italiani, altrettanto hanno fatto ieri la Corinthian e la Costa Fortuna. È un po' come se l'intera popolazione di Guspini, in clima vacanziero, avesse trascorso otto-dieci ore in città.
I BAR Da anni intervistare i commercianti, per sapere se hanno venduto qualcosa in più in un'occasione speciale, significa tornare in redazione con i taccuini inzuppati da lacrime. Ieri non è andata così, anche se i tappi dello spumante sono rimasti nelle bottiglie. Il pessimismo non si allontana dal caffè Svizzero nel Largo, ma è questione di percorsi: «A causa dei lavori, ma accadeva anche prima, i croceristi percorrono il marciapiede opposto: qui si è lavorato come negli altri giorni», riassume il banconiere Luca Bozzo. Sul lato opposto, al City bar, sono radiosi: «Martedì abbiamo venduto moltissimi panini all'ora di pranzo», sorride Pupa Dessalvi, «quando ci sono molti croceristi, me ne accorgo dal fatto che il cestino portarifiuti qui di fronte è già pieno a fine mattinata». Non è invece quest' aligometro , bensì il registratore di cassa, a convincere Erika Bonu (prodotti tipici, sempre nel Largo) che i croceristi siano una benedizione: «Faccio oltre il doppio degli incassi, tenendo conto», ammonisce, «che negli altri giorni c'è la disperazione». Gigi Corongiu, di Verginetti abbigliamento, qualche scontrino in più l'ha battuto, «ma non è l'unica cosa cui bado: mi fa piacere vedere tanti stranieri in giro per la città». Che passano di fronte senza acquistare, sostiene Vittorio Nurchi (Castangia): «Entrano, guardano ed escono: non credo che siano il nostro target».
RISTORANTI Al Manamanà, in piazzetta Savoia, non hanno mai fatto affidamento sui croceristi: «Però stavolta sono tanti», riconosce il titolare Vincenzo Onorati, «infatti abbiamo lavorato di più». Maggiore afflusso anche nei ristoranti “Terra e mari” e “S'Abbuffara”, sempre alla Marina, «ma noi lavoriamo più con i clienti sardi, facciamo un discorso legato alla tradizione», spiega Ignazio Meloni, che cura le pubbliche relazioni: «Accettiamo volentieri i turisti, ma continuiamo a coccolare chi già abbiamo».
I BAGNI I croceristi aiutano il commercio, che ricambia: in tutti i negozi, a causa dell'assenza di bagni pubblici, il maggiore afflusso è nelle toilette. Ma questa è un'altra storia. Ed è la solita.
Luigi Almiento
LE METE. Richieste Villasimius e Barumini ma solo in tour organizzati
Nora, Poetto e rioni storici
Quelli più benestanti, o meno accorti, li accalappiano a bordo: tutte le compagnie di crociere offrono pacchetti per escursioni nelle zone in cui ormeggiano le navi, e a tariffe non proprio di favore. Gli altri, la maggioranza, cercano di organizzarsi all'arrivo o hanno già prenotato con operatori del posto.
Sbarcati nel mestissimo Molo Rinascita, accolti dal personale di “Cagliari cruise port” e trasportati dalle navette al Molo Sanità, i croceristi hanno tappe e tempi obbligati: solo poche ore per andare a Pula (soprattutto, a Nora) e tornare con accompagnatori o corriere dell'Arst. Altri vorrebbero raggiungere Villasimius, ma negli Infopoint turistici del Comune devono scoraggiarli: tempi troppo lunghi con il mezzo pubblico, considerato che le navi da crociera arrivano di mattina e ripartono nel tardo pomeriggio. Resta un sogno proibito la Reggia nuragica di Barumini, per chi non acquista un pacchetto che preveda un mezzo di una ditta privata riservato esclusivamente al gruppo che scende dalla nave.
Chi non vuole muoversi dalla città, ovviamente chiede di vedere il Poetto e il centro storico. «Tutti vogliono visitare quel palazzo lì, sicuri che sia un museo», sorride Alessandra Manca dal chiosco dell'Infopoint turistico comunale al Molo Sanità, che apre sempre quando arriva una nave da crociera, «e io spiego loro che è invece il Municipio». La Cattedrale? «Tutti la chiedono, ma chiude alle 12. Nei prossimi giorni sarà adottato l'orario estivo e il problema sarà risolto». (l. a.)