TEATRO LIRICO. Situazione sempre più tesa dopo l'ennesima fumata nera sulla stagione
Lavoratori in assemblea, i sindacati: «Comitato troppo lento»
Assemblea generale: al Teatro lirico il clima è sempre più pesante. Ieri mattina i sindacati si sono riuniti per analizzare gli esiti dell'incontro di due giorni fa tra la sovrintendente Angela Spocci e il Comitato d'indirizzo e hanno deciso di convocare per oggi a mezzogiorno tutti i lavoratori. «Siamo su un treno che corre verso un muro», riassume Simone Guarneri della Uilcom: «Certo, le responsabilità dei tre componenti del Comitato che hanno voluto questa sovrintendente sono grandi, ma è tutto il Cdi che non sta reagendo con i tempi necessari: sono lenti, lentissimi». La soluzione, per i sindacati, è il siluramento urgente di Spocci, invocato da settimane. Ma ce n'è anche per il sindaco Massimo Zedda, presidente della Fondazione: «Incomprensibile il suo rifiuto di incontrare i rappresentanti dei lavoratori in un momento come questo, con cinque giorni di sciopero proclamati di cui uno già effettuato: vogliamo solo che si confronti sui problemi del teatro e ascolti le nostre proposte».
COMITATO I rappresentanti dei lavoratori sembrano sorpresi e spiazzati dal rinvio con cui si è concluso il faccia a faccia di due giorni fa. La settimana scorsa erano circolate voci insistenti sulla possibilità che il Comitato d'indirizzo, o almeno una sua parte, stesse valutando la possibilità di licenziare la sovrintendente, il cui contratto prevede un periodo di prova di sei mesi. La riunione sembrava quasi l'ultima spiaggia per la manager parmense, che con una mossa disperata, giovedì scorso, ha incaricato il musicista-attore-supplente di solfeggio Federico Scoponi di allestire in quattro giorni la stagione. Una mossa che non ha funzionato: l'elenco di sei opere da mettere in scena da qui alla fine dell'anno è stato ritenuto lacunoso e il Cdi ha ancora una volta rinviato il voto: all'unanimità, quindi anche con l'accordo di Massimo Zedda, Mario Marchetti e Alessio Loi che due mesi fa avevano preferito Angela Spocci all'uscente Mauro Meli, a favore del quale avevano votato Tore Cherchi e Francesco Boggio. Tuttavia, nonostante l'ennesima sconfessione, Angela Spocci ha ottenuto un'altra settimana di tempo. Non solo: sono anche cessate le voci di un possibile licenziamento.
VARGIU Da ieri a chiedere la testa della sovrintendente è anche il presidente della commissione Affari sociali della Camera, il deputato dei Riformatori Pierpaolo Vargiu. «Se non fosse tragica, questa situazione sarebbe ridicola»: si legge in un'interrogazione urgente con cui Vargiu ha chiesto al ministero dei Beni culturali di attivare immediatamente l'azione di vigilanza sulla Fondazione Teatro lirico di Cagliari, sciogliendo l'attuale Comitato di indirizzo e nominando con urgenza un commissario. «Nessuna attività seria può essere progettata da una Fondazione che, alla fine del mese di aprile, non conosce il programma della propria attività nell'anno in corso. Il danno alla città e alla Sardegna è immenso». Vargiu ricorda che «negli ultimi tre anni tre diversi sovrintendenti si sono alternati nella gestione del Teatro senza nessuna possibilità di programmazione pluriennale» e sottolinea «il dramma dei 300 dipendenti» e lo spreco di una decisiva risorsa culturale. (m. n.)