Cagliari, oggi la prima di cinque giornate di lotta
Ieri un’assemblea pubblica «contro lo sfascio del teatro»
di Walter Porcedda wCAGLIARI Niente musica al Comunale. I lavoratori oggi incrociano le braccia e bloccano per protesta l’ottavo appuntamento della Stagione Sinfonica del Lirico, mettendo a segno la prima delle cinque giornate di protesta indette dalle sei sigle sindacali che raccolgono la stragrande maggioranza dei dipendenti. Cgil, Uil, Fials, Libersind, Snater e Css in una nota segnalano come siano state di fatto «costrette» all’astensione dal lavoro anche perchè la loro richiesta di incontro col Cdi è stata «sdegnosamente rigettata dal Presidente signor Massimo Zedda». Nel ribadire i motivi di uno sciopero determinati dallo stato di emergenza del Lirico i sindacati auspicano che non sia «una insana volontà ma solo l’inefficienza, l’inadeguatezza ed il pressapochismo di questa gestione» che stanno portando il teatro» al tracollo economico e artistico». Se continua così, dicono i sindacati «saremo la fondazione che meno produrrà nel 2015 e la contrazione del finanziamento sarà esiziale». Concetti duri da mandar giù, in sintonia con quelli espressi dall’assemblea svoltasi ieri sera al T Hotel, popolata da abbonati (o ex), pubblico e dipendenti del Lirico e che nelle intenzioni degli organizzatori, gli stessi che hanno lanciato una petizione di protesta (ha già raccolto 1600 firme) avrà altri momenti di incontro. Ad introdurre è stato Gualtiero Cualbu, già componente del precedente Cda del Lirico e, quindi un testimone privilegiato. Premettendo che l’incontro aveva il senso di una chiamata alle armi in difesa del teatro, per «fermarne la completa distruzione», Cualbu ha riepilogato le ultime fasi. A partire dalla fine della gestione Crivellenti. «Pensavamo di poter finalmente navigare in acque più tranquille – ha detto Cualbu – Si era formata in seno al cda una maggioranza che aveva richiamato Mauro Meli, il 1 febbraio 2014. Improvvisamente il teatro si è risvegliato. Lui conosceva già la macchina del Teatro e, grazie all’impegno dei lavoratori, si è ripartiti». I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Aumento del pubblico e anche dei contributi che questo anno aumenteranno grazie a quelle produzioni. E oggi ? La situazione è drammatica. Flop di abbonamenti e pubblico, concerti non eclatanti. «Malgrado questo, a distanza di due mesi dal suo insediamento, nulla ha deciso il Cdi, al contrario ha concesso una proroga alla signora Spocci per la presentazione della Stagione Lirica 2015» incalza Cualbu. «Alla scadenza del mandato di Meli– ricorda ancora – tutti avrebbero pensato, visti i successi ottenuti, ad una riconferma di Meli nell’interesse del pubblico della Fondazione e dei lavoratori». Ma così non è stato. «E’ stata scelta la signora Spocci con i voti del Presidente e due consiglieri, uno espresso dal Comune, Marchetti, uno dalla Regione, Alessio Loi». Ora «bisogna difendere il teatro dalla situazione di sfascio» attuale affidando il teatro a chi «ha a cuore la cultura». Persone «che siano disinteressate, fortemente motivate e in sintonia con chi lavora in teatro e per il teatro».