Teoria ma soprattutto pratica, lezioni in classe e lavoro sul campo. È il progetto “Locus amoenus” del liceo classico Siotto Pintor, dove già è in corso l'iniziativa “Alternanza”: gli studenti verificano sul campo che significa fare l'archeologo e cosa sono la chimica e l'energia visitando una delle raffinerie più importanti d'Europa. Oggi alle 10,30 nell'Istituto sarà presentato l'ulteriore passo in avanti: circa sessanta ragazzi e ragazze dei corsi A, D ed L (tre terze classi al completo) si occuperanno del giardino dell'istituto, che rientra nel vincolo archeologico della Necropoli di Tuvixeddu ed è ritenuta interessante per le caratteristiche geo-botaniche. Il gruppo ha studiato le caratteristiche delle piante mediterranee che saranno messe a dimora in una parte per ora circoscritta, ma l'obiettivo è sistemare in futuro tutto il terreno. L'idea, che ha ottenuto fondi ministeriali, nasce dall'intraprendenza di alcune insegnanti del liceo che hanno avuto l'aiuto della Sgaravatti Land, della Forestale e dell'Agris