MARTEDÌ, 24 FEBBRAIO 2009
Pagina 36 - Cultura e Spettacoli
Aperto nel 1944, distrutto da un incendio nel 1982
CAGLIARI. Soffitto con stelline luminose, platea elegantissima, galleria e sei logge, per un totale di 738 comode poltroncine. Poi un palcoscenico di 270 metri quadrati e un boccascena grande 10 metri per 8. Sono i numeri della sala principale del Teatro Massimo di Cagliari, restituito alla città dopo quasi 30 anni dall’ultima rappresentazione. Lo storico teatro di via De Magistris, distrutto da un incendio nel 1982, è stato inaugurato per la seconda volta lo scorso 11 febbraio, dopo che l’amministrazione comunale l’ha totalmente ristrutturato con una spesa di 8 milioni di euro. A consegnarlo alla città è stato il sindaco Emilio Floris, accompagnato sul palco dall’assessore comunale ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai, dal suo collega alla Cultura Giorgio Pellegrini e dall’assessore regionale alla Pubblica istruzione Maria Antonietta Mongiu. A fare da madrina alla manifestazione, l’attrice Valentina Cortese.
I lavori del teatro Massimo sono stati lunghi e i ritrovamenti archeologici fatti durante queste opere hanno permesso di recuperare molti reperti e spazi monumentali, ora fruibili dai visitatori in appositi spazi. Il giorno dell’inaugurazione il teatro era affollato e sembrava proprio che la città volesse riappropriarsi di uno spazio storico, del tutto trasformato, dove i meno giovani hanno visto dal film «Ben Hur» a «Morte di un commesso viaggiatore» con Tino Buazzelli, oppure le coppie come Panelli-Stoppa, il jazz come quello degli Art Ensemble of Chicago. E nei ricordi torna alla mente quella sala enorme per circa 1.600 posti nella quale sono passati tanti pezzi da novanta del mondo dello spettacolo. Il Teatro stabile della Sardegna (a cui è stata affidata la gestione del Massimo) l’11 febbraio ha aperto il nuovo corso con un recital: prima donna Valentina Cortese, che ha letto diverse lettere di Eleonora Duse ad Arrigo Boito.
Il Teatro Massimo fu inaugurato per la prima volta nel 1947, realizzato su progetto degli architetti Oddone Devoto ed Emilio Stefano Garau. Fu costruito a tempo di record e le prime rappresentazioni furono subito un successo. Consentì ad una città di provincia di apprezzare i grandi della lirica, come Maria Callas e Beniamino Gigli, e i grandi interpreti del teatro, come Vittorio Gassman e Eduardo De Filippo.